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Emergenza Coronavirus. Le iniziative dell'Atalanta: donazioni e aiuti per la città di Bergamo
Non si molla nulla, nemmeno un centimetro. Un motto tutto bergamasco che ha fatto il giro d'Italia dopo la vittoria in Champions League contro il Valencia per via della maglietta mostrata dai nerazzurri al termine del match. L'Atalanta e il proprio pubblico hanno un legame fortissimo, si è visto negli anni ma soprattutto nel modo di affrontare l'emergenza coronavirus. La società orobica, infatti, ha deciso di scendere in campo per aiutare l'ospedale Papa Giovanni e per dare una mano nella costruzione dell'ospedale da campo.
LE INIZIATIVE - Sono state davvero tantissime le iniziative della società. Tra tutte quella intrapresa con RadiciGroup, main sponsor della Dea: le due realtà del territorio bergamasco hanno deciso di donare la strumentazione per gli impianti di respirazione per ben 200 posti nel nuovo ospedale da campo. Inoltre Gian Piero Gasperini e i giocatori hanno donato 50mila euro a supporto del reparto ospedaliero della città.
CUORE D'ORO - Non solo iniziative di gruppo, ma anche personali. Pierluigi Gollini ha deciso di partecipare alla raccolta fondi per l'ospedale Sacco, mentre Berat Djimsiti, insieme alla sua fidanzata, ha iniziato a produrre mascherine. I due hanno smesso di confezionare abiti e hanno creato protezioni da distribuire gratuitamente ai più bisognosi. Iniziative lodevoli per poter uscire il prima possibile da una situazione davvero drammatica.
LE INIZIATIVE - Sono state davvero tantissime le iniziative della società. Tra tutte quella intrapresa con RadiciGroup, main sponsor della Dea: le due realtà del territorio bergamasco hanno deciso di donare la strumentazione per gli impianti di respirazione per ben 200 posti nel nuovo ospedale da campo. Inoltre Gian Piero Gasperini e i giocatori hanno donato 50mila euro a supporto del reparto ospedaliero della città.
CUORE D'ORO - Non solo iniziative di gruppo, ma anche personali. Pierluigi Gollini ha deciso di partecipare alla raccolta fondi per l'ospedale Sacco, mentre Berat Djimsiti, insieme alla sua fidanzata, ha iniziato a produrre mascherine. I due hanno smesso di confezionare abiti e hanno creato protezioni da distribuire gratuitamente ai più bisognosi. Iniziative lodevoli per poter uscire il prima possibile da una situazione davvero drammatica.
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