Yildiz, la stessa luce di Dybala. Acerbi, reazione esagerata. Bentornato Valentin!

Come ogni settimana torna la rubrica del direttore di Tmwradio Marco Piccari. Da Yldiiz a Carboni ecco tutti i temi trattati.

Due di Cuori

La Juventus manda messaggi. Al Mondiale per Club, seppur contro avversari di livello modesto, la squadra bianconera ha ottenuto due vittorie, segnando 9 gol e subendone solo uno. Il dato più interessante, tuttavia, non è tanto nel risultato quanto nelle sensazioni restituite dal campo. Si è vista una Juve più compatta, più viva, con un'identità tattica che comincia a delinearsi e un gruppo che, almeno per larghi tratti, ha ritrovato gamba, idee e fiducia.
Tra le note più liete, un Kenan Yıldız ispirato, libero di esprimere il suo talento. Il turco, classe 2005, è stato il vero “due di cuori” del mazzo juventino: imprevedibile, leggero, ma capace di incidere. Veramente un bel vedere, il 10 bianconero è in costante crescita. In lui la Juventus può trovare quella luce che anni fa portava in Dybala. Sarà bello scoprire se Yildiz potrà fare come o meglio dell’argentino. Al momento una cosa è certo: il talento è quello del numero 10. Una bella base, il resto lo dirà il campo. Senza dimenticare che, alle sue spalle, c'è un progetto in costruzione, guidato da Igor Tudor. Il tecnico croato, subentrato in corsa, sta riuscendo a trasmettere le sue idee con una certa rapidità: pressing più alto, squadra corta, un atteggiamento più propositivo. Ancora lontana dalla perfezione, certo, ma la strada sembra tracciata.
Guai però a lasciarsi andare a facili entusiasmi. I successi ottenuti, per quanto larghi nel punteggio, sono arrivati contro squadre ben lontane dal livello della Serie A o delle big europee. Serve prudenza, realismo, continuità. Ma se questo è l’inizio del nuovo corso, allora qualcosa si può costruire, con due o tre innesti mirati, la Juventus può davvero tornare a essere protagonista nella prossima stagione e lottare per il titolo. Ora piedi per terra e lavoro, la strada è lunga.

Due di Picche

Il gesto è di quelli che lasciano il segno, non tanto sul corpo del giovane tifoso del PSG, quanto sull'immagine di Francesco Acerbi. Al termine di un allenamento, in un momento che dovrebbe essere di contatto positivo tra squadra e tifoseria, il difensore dell'Inter si è lasciato andare a una reazione spropositata nei confronti di un ragazzo colpevole solo di una battuta, magari fuori luogo, ma comunque innocua. Una risposta verbale violenta: quel "ti sfondo di botte" mette in evidenza un nervosismo profondo e un comportamento poco equilibrato del calciatore.
Il due di picche, stavolta, è per lui: oltre il campo, esiste la responsabilità di essere un esempio. Acerbi, che troppo spesso è stato raccontato solo attraverso la sua parabola sportiva (la malattia superata, il ritorno in campo, la leadership difensiva), ha mostrato una faccia ben diversa: quella di un uomo che perde il controllo davanti ad una provocazione da nulla. Esagerato!! Il calcio italiano ha bisogno di figure forti, sì, ma anche responsabili, capaci di trasmettere valori dentro e fuori dal rettangolo di gioco. Acerbi e gli altri devono ricordarsi che l'impatto che hanno sui ragazzi è enorme.
Il due di picche è meritato: parole inaccettabili.

Jolly

Al Mondiale per club l’Inter pesca il jolly che gli regala la prima vittoria. Dopo otto mesi lontano dal campo, Valentin Carboni è tornato e ha messo subito la sua firma. Un gol pesante che ha regalato tre punti importanti ai nerazzurri in questa competizione. Bentornato!!!