
Gomez su Scaloni: "Il segreto? Circondare Messi di giocatori che si sarebbero fatti in 4 per lui"
Con l'avvicinarsi del suo ritorno in campo con indosso la maglia del Padova in Serie B, Alejandro 'Papu' Gomez, attaccante Campione del Mondo con l'Argentina e storico ex di Catania e Atalanta è tornato a parlare e lo ha fatto attraverso il canele YouTube 'De Visitante'.
"Nella gestione è stato molto scaltro e intelligente - spiega sull'avventura di Leonel Scaloni come ct dell'albiceleste -. Ha fatto un ricambio generazionale ottimo in Nazionale dopo Russia 2018, scegliendo tanti ragazzi giovani e affamati. Ha circondato Leo (Messi) con giocatori di talento che si sarebbero fatti in quattro per lui. E poi, nel quotidiano, è molto vicino al calciatore e questo piace. È diretto, non dice sciocchezze e, ovviamente, quando i risultati hanno cominciato ad arrivare, si è creata un'atmosfera di grande armonia.
Quando mi convocò, venivo da mesi in cui ero stato il giocatore del mese in Serie A. E io venivo in Nazionale e non giocavo nemmeno un minuto. Ovviamente era difficile, perché condividevo il mio ruolo con i migliori del mondo, Leo Messi. Mi allenavo a non finire perché per me avere un'opportunità a quell'età, 31, 32 anni, prima della Copa América, era il massimo anche se non giocavo. Capivo il mio ruolo e volevo essere lì, non importava se giocavo un minuto o meno. Leo mi conosceva come persona, sapeva cosa potevo dare fuori e dentro lo spogliatoio, quindi mi trovavo a mio agio. Mi sarebbe piaciuto giocare di più? Ovviamente, come a tutti, ma alla fine ho giocato una Copa América e sono stato importante, perché ho segnato due gol e ho dimostrato di poter giocare, perché quando venivo chiamato in causa davo il mio contributo. E alla fine questo era l'importante".
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