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Taurino: "Avellino vuole vincere, lo so. Io mi sento pronto, eventualmente. Ma per vincere bisogna avere poca puzza sotto il naso e non essere presuntuosi"TUTTO mercato WEB
© foto di Giuseppe Scialla
martedì 17 maggio 2022, 14:23Copertina
di Marco Costanza
per Tuttoavellino.it

Taurino: "Avellino vuole vincere, lo so. Io mi sento pronto, eventualmente. Ma per vincere bisogna avere poca puzza sotto il naso e non essere presuntuosi"

Roberto Taurino, tecnico appena svincolatosi dalla Virtus Francavilla e accostato alla panchina dell'Avellino, ha parlato a Radio Punto Nuovo, parlando della sua idea di gioco e dell'ambizione di poter allenare in una piazza calda come quella biancoverde. 

Queste le sue parole: "Da ieri sera sono un allenatore libero e svincolato e quindi sono sul mercato, in attesa di una chiamata. Se fino a ieri la mia priorità era la Virtus Francavilla, parlare prima con un club che mi ha dato tanto, da oggi è giusto guardarsi intorno e capire il da farsi. Interessamento dell'Avellino? Avevo già detto che Avellino era una piazza importante, che a chiunque farebbe piacere allenare in piazze del genere. Tra l'altro dichiarazioni, queste, che mi sono costate anche l'addio al Francavilla, anche se non ho detto nulla di strano. Se mi sento pronto? Certo, è una piazza stimolante, che dà delle responsabilità. Ho le mie convinzioni, e sono eventualmente pronto per una sfida del genere. Avellino è una piazza che vuole vincere, lo so, ma per vincere bisogna saper creare dei presupposti, c'è da battagliare ogni domenica, c'è da vivere con lo spirito giusto, avere poca puzza sotto il naso e non essere presuntuosi". 
Sulla rosa dell'Avellino: "Ne ho già parlato qualche giorno fa, è una rosa di qualità, con giocatori importanti, ma siccome una squadra non è fatta da singoli tasselli ma da un insieme, non si valutano solo i singoli. Quindi poi deve scattare quell'alchimia e quella chimica per avere compattezza. Dal di fuori, non posso giudicare sul lato umano, quindi non posso dire altro". 
Sul discorso tattico: "Ogni allenatore ha le sue idee. Non credo molto nell'importanza dei moduli, ma nel saper trovare l'abito gusto a una squadra. Quindi, ogni scelta che si fa, la si fa anche in base al materiale umano, alle caratteristiche dei giocatori e assemblarle poi. I calciatori sono gli attori principali". 
Come deve ripartire Avellino: "Non lo so. E' normale che c'è delusione, bisogna ricreare entusiasmo e ripartire. E' normale che un allenatore può essere importante, il calore dei tifosi può trascinarti, ma alla base deve esserci un progetto. Vedi Sassuolo e Chievo, o Cittadella. Piccole piazze, dove si lavora bene, anche in Serie A, che stanno facendo grandi cose, pur non avendo chissà quale seguito di tifosi. Ci sono momenti difficili, difficoltà, in qualsiasi club, azienda e nella vita di tutti. Ma vanno superate a testa alta. Alla base deve esserci il lavoro, avere idee e curare tutti i dettagli. Se si fa tutto questo e si mette lo spirito giusto c'è una gran bella base".