Bellomo e il Bari: una storia infinita. Più maturo, sempre decisivo

È Nicola Bellomo l'uomo del momento in casa Bari: è stato il fantasista della città vecchia, infatti, a realizzare la rete che ha permesso ai biancorossi di superare il Venezia e portarsi ad una sola lunghezza di distanza dal secondo posto occupato dal Genoa. Per il calciatore si tratta del secondo gol in campionato (in una stagione impreziosita anche da tre assist), dopo quello realizzato nella gara d'andata disputata contro il Brescia: numeri nel complesso buoni, considerando che il giocatore spesso è dovuto subentrare a gara in corso.

Un rendimento, dunque, che permette di dar seguito (anche a livello numerico) ad una storia, quella fra Bellomo e il Bari, che ha radici lontane. Quando il calciatore debuttò con la maglia biancorossa, lanciato nientemeno che da Antonio Conte nella partita contro il Modena disputata nel maggio 2008, non era niente più che un giovane dalle belle speranze. Da allora la storia la storia d'amore è stata caratterizzata da lunghi tira e molla, addii e ritorni.

Fra il 2008 ed il 2011, infatti, il giocatore si divise fra la Primavera e il prestito al Barletta, prima di tornare a vestire la maglia della sua squadra del cuore: le stagioni 2011-2012 e 2012-2013 furono caratterizzate da 54 presenze, 9 gol e 7 assist fra campionato e Serie B. Numeri importanti, che gli permisero di spiccare il volo verso la A, disputata con la maglia del Torino (in cui si tolse la soddisfazione di segnare contro l'Inter). Dopo l'esperienza con Chievo e Spezia, c'è stato il secondo ritorno a Bari, nella seconda parte della stagione 2014-2015, condita da 19 presente, 2 gol ed altrettanti assist.

Di tempo ne è passato ed oggi, a 32 anni, a disposizione di Mignani c'è un uomo sicuramente più maturo, ma non per questo meno decisivo. La stagione del suo nuovo ritorno è sicuramente positiva, a livello individuale e di squadra. Perché l'obiettivo più importante è sicuramente quello collettivo, e da questo punto di vista Bellomo in conferenza stampa non si è nascosto: il sogno, della città e dei calciatori, è quello della Serie A.