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Bari, il 4-3-2-1 non entusiasma. Cambio modulo? Ecco le alternative
sabato 30 settembre 2023, 23:00In Primo Piano
di Luigi Arbore
per Tuttobari.com

Bari, il 4-3-2-1 non entusiasma. Cambio modulo? Ecco le alternative

Il modulo di gioco è da anni, ormai, solo una sfumatura nel complesso delle soluzioni tattiche in mano ad allenatore. Lo schieramento in campo è, però, uno dei cambiamenti adottati dal Bari in questa stagione. Nelle prime uscite, i biancorossi -complici gli infortuni e mancanze di alternative- hanno (quasi) sempre rinunciato al duo offensivo, in favore di un’unica punta. Gli 8 punti in 7 partite conquistati ad oggi, poi, invocano un cambiamento e il Bari ha già variato, con profitto, modulo in corso di gara. Infatti, solo 3 dei 6 gol segnati finora sono arrivati con il 4-3-2-1 e, nel complesso, la squadra è apparsa più pericolosa con soluzioni alternative.

La miglior partita, in termini di produzione offensiva, è stata la prima in casa con il Palermo (finché si è giocato in 11). In quell’occasione, il Bari, è sceso in campo con un trequartista dietro due punte, anche dopo l’uscita per infortunio di Diaw. Il gol a Cremona, inoltre, è arrivato dopo esser passati al 4-4-2 con Morachioli e Bellomo esterni. Mentre, al momento del pareggio di Pisa, c’erano in campo 4 attaccanti contemporaneamente (Chukwu, Sibilli, Aramu e Achik). Anche la seconda rete al Catanzaro è arrivata giocando con due esterni larghi a centrocampo, in quel momento Morachioli e Koutsoupias. Che sia, dunque, il cambio di modulo iniziale una delle possibili chiavi per provare a svoltare la stagione biancorossa? Qui sotto riportiamo alcune soluzioni, tra antiche tradizioni e qualche novità.

La prima alternativa a cui è quasi scontato pensare è il ‘ritorno’ al 4-3-1-2, tanto fruttuoso lo scorso anno. La coppia Nasti-Diaw in avanti aveva dato saggio di grande intesa fin dalla prima partita con il Palermo. Lo stesso Nasti, tra l’altro, ha affermato di non vedere l’ora di tornare a giocare con l’ex Modena, che può togliergli tanti compiti gravosi. Ma, seppur si tratti della soluzione più auspicabile, l’attuale rosa non la rende ottimale. L’unica alternativa come prima punta di ruolo sarebbe, infatti, rappresentata da Chukwu, sicuramente non sufficiente -anche solo numericamente- vista la fragile tenuta fisica di Diaw.

Se è pur vero che il Bari può contare su 8 giocatori offensivi, 5 di questi sono, difatti, trequartisti/esterni/seconde punte. Per poter sfruttare al meglio questo potenziale, allora, si potrebbe pensare ad un modulo ricco di queste pedine, come il 4-2-3-1. In quest’ultimo caso occhio all’utilizzo avanzato di Koutsoupias e Bellomo, per garantire maggiore equilibrio. Già proficuo nella trasferta di Pisa, il 4-2-3-1, in base alle caratteristiche di alcuni protagonisti e all’interpretazione in fase difensiva, può assumere la forma di un 4-4-2. Modulo, come detto in precedenza, caro quest’anno a Mignani.

Solo numeri insomma, ma al Bari seve cambiare rotta e, per farlo, bisogna affidarsi a tutte le risorse a diposizione. Infondo, “non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare”, per citare un celebre Primo ministro inglese.