Bari e i gol, il piatto piange. Undici le reti in meno un anno dopo. E manca Cheddira

Emorragia del tifo sì, ma anche emorragia di gol. A balzare agli occhi della maggior parte degli addetti ai lavori, oltre alla rosa in gran parte rivoluzionata, è soprattutto la fase offensiva ed il reparto avanzato che più di tutti ha risentito della rivoluzione in sede di mercato.

Lo scorso anno, giunti all’8^ giornata di regular season, le reti messe a segno furono 18 per una media di più di 2 marcature messe a referto per partita. Classifica e punti totalizzati a parte, assoluto protagonista fu Cheddira, capace di timbrare il cartellino 8 volte con tanto di doppietta contro il Brescia, seguito da Antenucci con 5 reti e da Folorunsho con 3 centri. A completare il quadro i gol di Bellomo e Scheidler, entrambi a segno nel 6-2 casalingo al Brescia che proiettò il Bari di Mignani in testa alla classifica.

Tutt’altro discorso invece quest’anno alla luce di un attacco rivoluzionato che non riesce ancora ad ingranare. Archiviati i saluti di Cheddira direzione Frosinone, Antenucci di ritorno alla Spal e Folorunsho via Verona, volti nuovi come Diaw, Nasti, Sibilli ed Aramu non sono riusciti nell’intento di esprimersi al meglio.

Si va quindi dalle due reti di Nasti e Koutsoupias ad una sola cadauno di Sibilli, Diaw e Akpa-Chuwku per un totale di sette reti, in media poco meno di una per incontro. Bottino magro, si tratta di neanche la metà dei gol messi a segno lo scorso anno giunti a questo punto della stagione. In molti attendono il cambio di marcia, nella speranza che prima o poi arrivi.