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Terremoto Juve Stabia: club in amministrazione giudiziaria. "Bene strumentale di un clan"TUTTO mercato WEB
© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com
Oggi alle 13:09Serie B
di Tommaso Maschio

Terremoto Juve Stabia: club in amministrazione giudiziaria. "Bene strumentale di un clan"

Gli spostamenti della squadra, la sicurezza, il beveraggio, le gestione dei biglietti, tutto era nelle mani della camorra”. Il Procuratore di Napoli Nicola Gratteri in conferenza stampa ha sottolineato come la Juve Stabia sia da considerarsi una società al servizio del clan D’Alessandro a tal punto da essere finita in amministrazione giudiziaria per infiltrazioni mafiose. Si tratta del terzo caso in Italia, come ha ricordato il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo: “Prima della Juve Stabia ci sono stati analoghi provvedimenti per il Foggia Calcio e il Crotone Calcio”. “Questa volta però la mafia è arrivata fino alla Serie B, e questo fa scalpore”, sottolinea ancora Gratteri, come si legge sull’edizione on line del Corriere del Mezzogiorno. Secondo l’accusa la Juve Stabia sarebbe un “bene strumentale al clan D’Alessandro”, storica e potente cosa di Castellammare di Stabia. Dalle indagini infatti è emerso un sistema di condizionamento mafioso dell’attività economica della società calcistica, confermato anche da numerosi collaboratori di giustizia “La Juve Stabia era mezzo della camorra per farsi pubblicità e gestire potere. Uomini del clan erano presenti in diversi servizi: dallo spostamento degli autobus alle ambulanze, dalla vendita di bibite a quella dei biglietti e controllo sicurezza nello stadio (gli steward, ndr). - prosegue amaramente Grattieri - Pacchetto completo, i calciatori dovevano solo giocare, al resto pensava la camorra”. “L'obiettivo del provvedimento è sottrarre la società al condizionamento mafioso, che era particolarmente evidente. - sono le parole del procuratore Melillo - Tutta la rete di servizi era sottoposta al condizionamento dei clan per indifferenza, sottovalutazione e connivenza. Persino il consuocero del boss D'Alessandro in passato è stato presidente della Juve Stabia. Ora è importante accompagnare la società, con l'impegno della Prefettura”. Spazio poi anche alle parole del prefetto di Napoli Michele di Bari: “L’azione di repressione della magistratura ha individuato defaillance in questa società e ora bisogna accompagnarla in un percorso di legalità, perché compaiono una serie di imprese che già oggi saranno oggetto di esame da parte del gruppo interforze Antimafia della Prefettura con l'emissione di possibili misure conseguenti”. Per quanto riguarda il campo e il calcio giocato, il primo effetto dei provvedimenti adottati in mattinata potrebbe essere quello del rinvio della prossima gara casalinga contro il Bari in programma nel turno infrasettimanale al Menti. Il condizionale è d’obbligo visto che, come spiegato in Procura, sono state colpite dai provvedimenti della magistrature anche le società che gestiscono la bigliettazione e la security nello stadio. Secondo prefetto e questore l’eventuale rinvio delle gare casalinghe permetterebbe all’amministratore giudiziario nominato di poter riorganizzare alcuni servizi essenziali, come quello della sicurezza e dell'emissione biglietti.