
Pisa, Inzaghi: “Dal primo giorno ho detto ai giocatori che potevano entrare nella storia”
L’allenatore del Pisa Filippo Inzaghi è stato intervistato da Croncahe di Spogliatoio, soffermandosi sulla promozione in Serie A e non solo. Queste le sue parole riprese da pianetaserieb:
“Io sono arrivato a Pisa e il primo giorno di ritiro ai giocatori ho detto: “Voi non sapete che il Pisa non va in Serie A da trentaquattro anni, se facciamo questa impresa rimarrete nella storia di questa società, di questi tifosi”. E ho battuto su questo tasto e poi quando un allenatore vede realizzato quello che aveva in mente, quello che sognava di poter far fare alla sua squadra, ti assicuro che è una cosa meravigliosa, che mi emoziona”.
“Ho ricevuto tanti messaggi, ma quello di Simone è stato quello più apprezzato. In panchina sembra un demone, perché vive la partita come la vivo io, come quando giocavamo. Quando ci sentiamo parliamo di tante cose: soprattutto di calcio. Spero che riesca a replicare quello che io ho fatto al Milan. Sono tifoso del Milan ma tifo per mio fratello. Grosso col Sassuolo voleva battere il mio record di punti con il Benevento, ma non ci è riuscito (ride, nello scherzo a distanza con l'ex compagno di Nazionale, ndr) . Adesso Retegui… dai, no”.
“Pio Esposito è fortissimo. Il migliore insieme a Tramoni. Sono giocatori che hanno cambiato e fatto la differenza. Pio mi ha impressionato in modo incredibile, penso sia pronto per giocare la Serie A. Non so cosa farà l’Inter, ma è un giocatore di testa, veloce, è un ragazzo serio. Veramente complimenti. A volte i giovani devono fare le scelte giuste. Uno come lui è chiaro che ambisca al meglio: all’Inter ci arriverà se va avanti così però un giovane ha bisogno di giocare. Quando ero giovane, se posso dare un consiglio, cercavo sempre di andare in squadre dove potevo giocare”.
“Io sono arrivato a Pisa e il primo giorno di ritiro ai giocatori ho detto: “Voi non sapete che il Pisa non va in Serie A da trentaquattro anni, se facciamo questa impresa rimarrete nella storia di questa società, di questi tifosi”. E ho battuto su questo tasto e poi quando un allenatore vede realizzato quello che aveva in mente, quello che sognava di poter far fare alla sua squadra, ti assicuro che è una cosa meravigliosa, che mi emoziona”.
“Ho ricevuto tanti messaggi, ma quello di Simone è stato quello più apprezzato. In panchina sembra un demone, perché vive la partita come la vivo io, come quando giocavamo. Quando ci sentiamo parliamo di tante cose: soprattutto di calcio. Spero che riesca a replicare quello che io ho fatto al Milan. Sono tifoso del Milan ma tifo per mio fratello. Grosso col Sassuolo voleva battere il mio record di punti con il Benevento, ma non ci è riuscito (ride, nello scherzo a distanza con l'ex compagno di Nazionale, ndr) . Adesso Retegui… dai, no”.
“Pio Esposito è fortissimo. Il migliore insieme a Tramoni. Sono giocatori che hanno cambiato e fatto la differenza. Pio mi ha impressionato in modo incredibile, penso sia pronto per giocare la Serie A. Non so cosa farà l’Inter, ma è un giocatore di testa, veloce, è un ragazzo serio. Veramente complimenti. A volte i giovani devono fare le scelte giuste. Uno come lui è chiaro che ambisca al meglio: all’Inter ci arriverà se va avanti così però un giovane ha bisogno di giocare. Quando ero giovane, se posso dare un consiglio, cercavo sempre di andare in squadre dove potevo giocare”.
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