
Gatti sul CorSport: "Immobile uomo che morde il cane: rinuncia ai soldi pur di tornare"
Il giornalista Cristiano Gatti ha dedicato un editoriale sul Corriere dello Sport odierno al ritorno in Italia di Ciro Immobile. Questo un estratto delle sue parole: "Torna Ciro, Ciro nostro, dopo un solo anno di fuga in Turchia. Siamo nei paraggi dell’uomo che morde il cane: mentre tutti cercano un’Arabia per sistemarsi due o tre generazioni di famiglia, Immobile rinuncia a dei soldi pur di giocare nuovamente a casa. Italia, Bologna. La prospettiva è di iscriversi nella rosa come terza punta, ma a quanto pare non è cosa da raffreddare un entusiasta come Ciro: si parte da terzo, va bene, ma poi nessuno ti vieta di diventare primo o secondo".
Gatti ha poi proseguito così sull'attaccante di 35 anni: "È la sfida, è l’adrenalina, è la scossa elettrica che evidentemente soltanto questo campionato, qui tra di noi, riesce ancora a suscitare in certi italiani, soprattutto in quelli non proprio di primo pelo: tante ne hanno viste, tutte le hanno provate, salvo poi arrendersi al richiamo ancestrale delle pressioni tricolori. E dove lo trovi un lunedì come il nostro, che dura fino al sabato. Cosa cerchi davvero Immobile lui solo lo sa".
Infine, un'ultima battuta sull'ex capitano della Lazio: "Nel finale suo, Ciro viene preso per le orecchie dal proprio io migliore, ancora vivo e vegeto, poco saggio e poco calcolatore, molto giovane e molto pazzo, che gli impone di ricominciare in un altro modo. Là, dove altre glorie stagionate hanno obbedito al proprio io eccentrico e svitato, andando a costruirsi qualcosa di nuovo e di diverso quando l’età dei benpensanti nemmeno lo immaginerebbe più".
Gatti ha poi proseguito così sull'attaccante di 35 anni: "È la sfida, è l’adrenalina, è la scossa elettrica che evidentemente soltanto questo campionato, qui tra di noi, riesce ancora a suscitare in certi italiani, soprattutto in quelli non proprio di primo pelo: tante ne hanno viste, tutte le hanno provate, salvo poi arrendersi al richiamo ancestrale delle pressioni tricolori. E dove lo trovi un lunedì come il nostro, che dura fino al sabato. Cosa cerchi davvero Immobile lui solo lo sa".
Infine, un'ultima battuta sull'ex capitano della Lazio: "Nel finale suo, Ciro viene preso per le orecchie dal proprio io migliore, ancora vivo e vegeto, poco saggio e poco calcolatore, molto giovane e molto pazzo, che gli impone di ricominciare in un altro modo. Là, dove altre glorie stagionate hanno obbedito al proprio io eccentrico e svitato, andando a costruirsi qualcosa di nuovo e di diverso quando l’età dei benpensanti nemmeno lo immaginerebbe più".
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