Il futuro a Bologna è dei portieri 'fatti in casa'. Strada tracciata per il dopo Skorupski
Federico Ravaglia è stato l'MVP della semifinale della Supercoppa Italiana tra Inter e Bologna, il grande protagonista del successo dei ragazzi di Vincenzo Italiano che dopo la vittoria dell'ultima Coppa Italia si sono regalati un'altra finale in questi giorni conclusivi del 2025. Il portierone di 199 centimetri ha intercettato i penalty calciati da Bastoni e Bonny, s'è regalato una notte da sogno suggellata dal perfetto penalty trasformato da Ciro Immobile: "E' un'emozione indescrivibile, sono contento perché siamo arrivati qua per onorare la competizione fino in fondo. Siamo stati bravi, poi i rigori sono una lotteria. Siamo qui per fare la storia del Bologna, affronteremo la finale (contro il Napoli, ndr) con la massima voglia di portare a casa la coppa".
Bolognese doc, 26 anni compiuti lo scorso 11 novembre, Ravaglia complice l'infortunio di Skorupski è alla sua ottava partita consecutiva dal primo minuto e le prestazioni sono state di quelle importanti. Da portiere ormai pronto a diventare un titolare di questo Bologna. La sua è stata una crescita graduale, figlia di un percorso che l'ha portato già lo scorso anno a collezionare dodici presenze e quattro clean sheet con la casacca rossoblù. Prestazioni importanti che questa estate hanno convinto Giovanni Sartori a rinnovargli il contratto fino al 30 giugno 2028.
Classe '99, Ravaglia è cresciuto nel settore giovanile del Bologna ma s'è ritrovato in pianta stabile in prima squadra solo dopo le esperienze in prestito a Sudtirol, Gubbio, Frosinone e Reggina. Oggi rappresenta il presente ma soprattutto il futuro del Bologna, giocherà titolare anche lunedì sera contro il Napoli, contro una squadra che lo scorso 9 novembre ha visto per la prima volta protagonista tra i pali il classe 2007 Massimo Pessina. Quest'ultimo, arrivato nel 2021 nel settore giovanile del Bologna sotto la supervisione di un grande ex come Gianluca Pagliuca, è in prospettiva per tutti gli addetti ai lavori un numero uno di altissimo livello. In lui la società rossoblù crede tantissimo e non a caso è stato promosso in prima squadra già a 17 anni.
Ravaglia e Pessina sono il presente e il futuro del Bologna. Presto tornerà a disposizione anche il 34enne Skorupski, ma per la sua successione la strada sembra tracciata. E anche su questo la società rossoblù è pronta a fare scuola: il futuro a Bologna è dei portieri 'fatti in casa'.
Altre notizie
Ultime dai canali
Primo piano






