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TMW - Genoa, Sabatini più vicino. Possibile contratto di 18 mesi, atteso ok da proprietà
Walter Sabatini è più vicino a diventare un nuovo dirigente del Genoa. L'ex Bologna, Inter e Roma, ha avuto un incontro con la proprietà rossoblù circa due settimane fa, salvo poi rimanere in contatto negli ultimi giorni. La situazione pende più verso di lui per vari motivi: l'idea di 777 Partners è quella di lasciare Taldo come direttore sportivo, con un supervisore che possa dargli una mano nella scelta dei calciatori. In questo Sabatini è uno dei migliori: avrebbe comunque un ruolo decisionale, ma non dovrebbe accollarsi tutto il peso che un ds ha sulle spalle.
Manca l'ok di 777 Partners
Se da un lato sembra che sia quasi tutto fatto, dall'altro manca il placet più importante, quello della proprietà. Sul tavolo c'è un contratto da diciotto mesi, dopo che lunedì c'è stato un ulteriore contatto fra le parti. Nel novero dei contendenti c'era anche Gianluca Petrachi, decisamente più complicato da convincere ad accettare il progetto Genoa, così come Luis Campos, intenzionato ad accettare solamente alle proprie condizioni.
Pista estera?
C'è anche una parte del club, anche se sembra minoritaria, che vorrebbe un direttore generale slegato dalle dinamiche italiane, che possa essere una figura quasi di contrasto, anche per dare respiro internazionale al club. Però è un esercizio complicato, visto che il Genoa dovrà fare di tutto per rimanere in Serie A, per poi iniziare a costruire qualcosa di nuovo.
Manca l'ok di 777 Partners
Se da un lato sembra che sia quasi tutto fatto, dall'altro manca il placet più importante, quello della proprietà. Sul tavolo c'è un contratto da diciotto mesi, dopo che lunedì c'è stato un ulteriore contatto fra le parti. Nel novero dei contendenti c'era anche Gianluca Petrachi, decisamente più complicato da convincere ad accettare il progetto Genoa, così come Luis Campos, intenzionato ad accettare solamente alle proprie condizioni.
Pista estera?
C'è anche una parte del club, anche se sembra minoritaria, che vorrebbe un direttore generale slegato dalle dinamiche italiane, che possa essere una figura quasi di contrasto, anche per dare respiro internazionale al club. Però è un esercizio complicato, visto che il Genoa dovrà fare di tutto per rimanere in Serie A, per poi iniziare a costruire qualcosa di nuovo.
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