
Sanna: "La critica non è una condanna, è il desiderio di vedere il Cagliari crescere"
Così Vittorio Sanna sul Cagliari, ai microfoni di Radio Super Sound: "Quello di lunedì contro il Sassuolo sarà uno dei match determinanti di questo finale del girone di andata per cercare di arrivare al giro di boa senza essere troppo penalizzato rispetto alle concorrenti. Il Sassuolo, per certi versi sorprendentemente, è diventato una di quelle squadre abbordabili che potrebbero essere anche coinvolte nel discorso salvezza, visti i suoi soli 15 punti nella partita finora giocate. È una squadra che subisce tanto quanto il Cagliari, 26 goal quelli subiti, ma ne ha realizzato otto in più, 21, e questa è probabilmente la differenza tra le due squadre. Il Cagliari deve riflettere un po' su quello che è successo: guai a lasciarsi andare al vittimismo. E' vero che gli episodi sono stati 5quelli che hanno determinato il match con la Lazio ed è vero che non andavano puniti con quel metro così severo, ma contemporaneamente devi cercare di capire che cosa ha permesso di creare quelle situazioni in cui alla fine poi è stato l'arbitro a decidere.
Il Cagliari non deve affidare la sua sorte a nessuno e deve cercare di essere più forte anche degli arbitri. Qualcosa su cui lavorare c'è, anche per quanto riguarda il miglioramento della squadra. Un'altra cosa che deve prendere corpo nell'ambiente cagliaritano è che una critica non è mai una condanna, non è il tentativo di amputare qualcuno, ma è il desiderio di vedere la squadra crescere. Il Cagliari è una squadra che deve crescere tanto, considerato che arriva dalla serie B quasi improvvisamente, che ha giocatori non di altissimo tasso tecnico che arrivano con un valore già fatto e che deve quindi costruire questo valore giorno dopo giorno attraverso il lavoro".







