
Legrottaglie: "Cagliari? Bellissima esperienza: ho fatto un anno con Rastelli in Sardegna"
Nicola Legrottaglie, ex difensore con un passato da vice allenatore del Cagliari nel 2017 con Massimo Rastelli, ha ripercorso la sua carriera dopo il ritiro dal calcio giocato, nel corso del podcast Calcio Selvaggio, condotto da Sandro Sabatini. Di seguito quanto sintetizzato da TuttoCagliari.net: "L’anno scorso ho fatto il direttore tecnico, anche se non avevo ancora il patentino da direttore sportivo. Dopo aver fatto l’allenatore, ho preso il patentino UEFA Pro. Ho allenato il settore giovanile a Bari grazie a Paparesta. Poi sono andato all’Akragas, in Serie C, ad Agrigento. Lì ho vissuto un’esperienza bellissima da allenatore in prima. Successivamente sono andato a fare il secondo in Serie A a Cagliari con Rastelli. Sono stato lì un anno, anche quella è stata una bellissima esperienza. Poi mi ha chiamato il Pescara, Primavera 1. Dalla Primavera, dove stavamo facendo molto bene, mi hanno promosso alla prima squadra: ho allenato in Serie B.
Ho fatto 17 partite in B. L’anno dopo sono rimasto fermo, due anni in totale, e poi mi ha chiamato Radrizzani per andare alla Sampdoria l’anno scorso, per fare il direttore tecnico con Andrea Pirlo. Avevamo un’idea bella, secondo me, come struttura. Era una cosa di cui parlavamo da tempo: volevamo creare una squadra di calcio, e abbiamo iniziato. Purtroppo Andrea ha dovuto lasciare a novembre, e quella visione comune non abbiamo potuto portarla avanti. Poi sono entrate altre persone, hanno fatto le loro scelte, e il progetto si è fermato. Però mi è piaciuto, perché – come dire – è come se, da coach di campo o da fuori scrivania, cambiasse poco il rapporto con i giocatori. Mi piace stare con i giocatori, incoraggiarli, fargli vedere le cose, cambiare i paradigmi. Perché tanti limiti dei calciatori di oggi dipendono dalle pressioni che hanno e dal sistema in cui vivono. Vedono le cose in maniera sbagliata, e questo incide sulle loro prestazioni: perdono energie, perdono tempo in cose inutili e lo sprecano in ciò che non dovrebbero".







