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Radiolina, Casini: "C'era chi pensava che Cagliari e Verona avrebbero sfornato un pareggiotto"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 15:30News
di Paola Pascalis
per Tuttocagliari.net

Radiolina, Casini: "C'era chi pensava che Cagliari e Verona avrebbero sfornato un pareggiotto"

Lele Casini ha raccontato le emozioni della sfida tra Cagliari e Hellas Verona nel podcasti di Radiolina '90 secondi+recupero': "C'è chi pensava che a Verona fossero pronti a sfornare un bel pareggiotto, ma qualcuno non aveva fatto i conti con il Cagliari. Le sconfitte domenicali di Empoli, Venezia, le assenze, e un momento non particolarmente felice per le due squadre suggerivano a Verona e Cagliari di non farsi troppo male. Un punto avrebbe contribuito alla classifica delle due con un allungo, seppur non decisivo, sulle dirette concorrenti. Il campo ha dato una bella risposta a chi, e non a tutti i torti, vede nel calcio poco sport e tanti interessi. Poi ci sono i giocatori, quelli che riescono sempre a farti emozionare, che ci mettono tutto anche se passano un intero campionato in panchina o a cui viene ricordato ogni volta di non avere la classe di Messi e Ronaldo. Pavoletti e Deiola, i due capitani con la Sardegna nella pelle, per chi è stato adottato e per chi ci è nato, nel giorno di 'Sa Die de sa Sardinia' hanno segnato loro. Ma in una prova corale che ha coinvolto tutti, tecnico compreso, hanno tirato fuori una prestazione maiuscola, approfittando di un’avversaria al limite dell'imbarazzo. Minuto 30, numero di maglia 30, da attaccante puro: il liscio dei difensori e a lui non sembra vero.

Gol in rossoblù numero 51, raggiunto un certo Daniele Conti. Pavoletti vede il pallone infilarsi nella porta e da lì un gesto umile ma sentito: in ginocchio davanti ai 208 tifosi rossoblù. Tra questi c'è Diego, che non trattiene la gioia, scoppiando in lacrime in un abbraccio paterno di sana passione. Al minuto 93, la chiusura doveva aspettare al 14 di San Gavino, primo rappresentante dei 'nemo profeta in patria', lui che non sarà magari l'emblema della tecnica sopraffina, ma sull'impegno nessuno dica nulla. In quella corsa per seguire l'azione che blinda la salvezza ci devi essere. E la corsa poi è proseguita per salutare l'amico Graziano. Altre emozioni, niente biscotto quindi, ma un bel savoiardo che il Cagliari ha utilizzato per farsi un bel tiramisù".