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Juventus-Milan: la partita del cuore di AllegriTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 17:00Ex rossoblù
di Martina Musu
per Tuttocagliari.net
fonte legaseriea.it

Juventus-Milan: la partita del cuore di Allegri

Juventus-Milan non è solo il big match della sesta giornata di Serie A Enilive. Allo Stadium si gioca molto di più di tre punti: è la sfida che riporta Massimiliano Allegri nel suo ex stadio, da avversario, in un incrocio che intreccia ricordi, emozioni e ambizioni da vertice.

Dopo cinque Scudetti consecutivi e 191 vittorie in 271 partite alla guida della Juventus, Allegri ha lasciato un’impronta indelebile nella storia bianconera. È il terzo allenatore più vincente di sempre per numero di successi e detiene la media punti più alta nella storia del club. Il secondo ciclo sulla panchina juventina si è chiuso con la Coppa Italia, ma anche con tante difficoltà e tensioni.

Il presente, però, parla rossonero. Dopo l’addio alla Juve, Allegri ha scelto di ripartire dal Milan, il club che lo aveva lanciato nell’élite del calcio italiano con lo Scudetto del 2011. Un ritorno sorprendente, ma fin qui efficace: i rossoneri sono in testa alla classifica dopo il successo sul Napoli e arrivano allo Stadium con consapevolezza e pragmatismo.

Nei 25 precedenti da allenatore contro il Milan, Allegri ha ottenuto 14 vittorie, 4 pareggi e 7 sconfitte. Con la Juventus, era diventato un autentico incubo per i rossoneri: 13 vittorie in 15 sfide, interrotte solo da due sconfitte nel 2016. Ma contro il nuovo Milan di Pioli, le cose sono cambiate: una sola vittoria per Allegri nelle ultime sei partite, con tre pareggi e due sconfitte.

Da avversario della Juventus, invece, il bilancio è più amaro: solo 4 vittorie in 14 confronti. Alla guida del Cagliari e del Milan, spesso ha dovuto fare i conti con una Juve dominante. Emblematiche le sfide perse nei primi anni di Conte, con poche soddisfazioni personali nonostante il buon rendimento delle sue squadre.

Oggi Allegri torna a Torino con un Milan equilibrato e solido, costruito a sua immagine. Ha lavorato con attenzione sulla fase difensiva, colmando le lacune degli ultimi anni e restituendo compattezza a una squadra piena di talento. Ancora una volta, il tecnico livornese ha dimostrato la sua capacità di adattarsi, passando con naturalezza da moduli e stili diversi, sempre in funzione del gruppo.

Lo Stadium lo accoglierà con inevitabile nostalgia. In fondo, nessuno ha intrecciato così profondamente la propria carriera con le due grandi rivali come lui. Juventus e Milan sono le colonne d’Ercole della sua storia in panchina. E questa sfida, più di ogni altra, ha il sapore del destino.