Non tutto Va(r) buttato

Mettiamola così: non tutto è da buttare. Le lacune ci sono, le amnesie difensive pure. Così come il preoccupante calo - più psicologico che fisico - esibito dal ritorno in campo dopo l’intervallo, apparsa ai più come una resa incondizionata di fronte allo strapotere solo teorico della Juventus. Da conservare, del debutto rossoblù all’Allianz stadium, c’è un’ampia fetta di primo tempo. Il Cagliari ha provato a giocarsela, giocando a pallone: sfera a terra, scambi stretti, sovrapposizioni e inserimenti che hanno messo in difficoltà in più di un’occasione la tutt’altro che imperforabile difesa dei campioni d’Italia. 

Buffon ci ha messo una doppia pezza, prima alzando sulla traversa un destro sporco di Farias, poi incantando lo stesso attaccante brasiliano dal dischetto, sul quale il 17 rossoblù si era presentato dopo che l’arbitro - con l’ausilio della Var - aveva giudicato irregolare il pestone rifilato da Alex Sandro a Cop nel cuore dell’area di rigore. 

La difesa ha retto, anche se le fasce sono ancora in cerca d’autore. Capuano oggi non ha demeritato, mentre Padoin ha dimostrato una volta di più di non avere (più) il passo per rendere ad alto livello nella doppia fase. L’ex centrocampista di Atalanta e Juventus dà il meglio di sé proprio in mediana: potrà risultare un utile “tredicesimo” durante una stagione che si spera non sia caratterizzata dagli infortuni come quella passata.

Il mercato è ancora aperto. Salutato Marco Borriello (le reali responsabilità su una scelta che ha addolorato tanti stanno nella storia professionale del calciatore: 16 maglie cambiate in 17 anni, senza contare i viaggi andata e ritorno da Milano, Roma e Genova), serve necessariamente un attaccante di peso che possa garantire quella dote di 12-14 gol fondamentali per accalappiare l’obiettivo minimo della salvezza. Cop è un discreto numero 9, che potrebbe rimanere in rosa come primo rincalzo, anche per permettere a Melchiorri una convalescenza serena. Pavoletti sarebbe un colpaccio, capace di far fare un salto di qualità alla prima linea rossoblù.

Intanto - come anticipato da TuttoCagliari - arriva van der Wiel: ventinove anni e quasi cinquanta presenze con la maglia della nazionale olandese, deve dimostrare di non aver già dato il meglio di una carriera che sarebbe potuta essere ancor più sfavillante. E’ reduce da una stagione costellata di infortuni, il Fenerbahce gli ha preferito Isla, ma ha un piede educato e può recitare da protagonista in un campionato più che mai povero tecnicamente.