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Daniele Berretta: "Per poco non ho fatto parte della Roma dello Scudetto, ma Cellino sparò alto"TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
martedì 26 ottobre 2021, 21:30Ex rossoblù
di Vittorio Arba
per Tuttocagliari.net

Daniele Berretta: "Per poco non ho fatto parte della Roma dello Scudetto, ma Cellino sparò alto"

Daniele Berretta, centrocampista del Cagliari nella seconda metà degli anni '90 e cresciuto nelle giovanili della Roma, è stato intervistato dal portale ufficiale della Roma. Tra i tanti temi trattati, Berretta svela un retroscena di mercato su un suo ritorno in giallorosso, poi sfumato: 'Avevo la possibilità di tornare e di far parte della rosa che poi avrebbe vinto lo scudetto. Io avevo 28 anni compiuti, ero nel pieno della maturità calcistica. Venivo da tre stagioni molto positive nel Cagliari, dove mi ero trovato bene e avevo giocato con continuità. Con quella maglia segnai il primo gol in Serie A, mentre con la Roma avevo segnato in Coppa UEFA contro la Dinamo Mosca. Insomma, avevo fatto il salto di qualità definitivo. Non ero più il ragazzino della Primavera. Ero un calciatore che poteva far comodo. Nella Roma allenata di Capello si infortunarono prima Di Francesco e poi Emerson. Si misero a cercare un centrocampista e io ebbi anche diversi colloqui con il dirigente sportivo di allora, Franco Baldini.

Nel frattempo ero ad un passo dal Bologna del presidente Gazzoni Frascara. Mi avevano prospettato un buon progetto, in una squadra che aveva fatto un mercato di livello prendendo giocatori importanti, tra i tanti Julio Cruz e Tomas Locatelli. Mi chiesero di aspettare, che il ritorno alla Roma si sarebbe concretizzato. Mancava solo da convincere Sensi, che non voleva spendere una cifra elevata per un ex del settore giovanile che avevano praticamente regalato al Cagliari. Invece, Cellino sparò alto e l’affare si arenò. Nel frattempo, la Roma venne eliminata in Coppa Italia dall’Atalanta. Ci fu la famosa contestazione a Trigoria, molto dura nei toni e nei modi, e non se ne fece più nulla. In pratica, dopo quel casino, non se la sentirono di prendermi. Tanto che la squadra rimase con lo stesso centrocampo. E io passai successivamente proprio all’Atalanta”.