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L’AMORE IMPOSSIBILE
martedì 7 dicembre 2021, 01:19Il punto
di Vittorio Sanna
per Tuttocagliari.net

L’AMORE IMPOSSIBILE

Vittorio Sanna, giornalista e scrittore, per i tifosi rossoblù "la voce del Cagliari". Nella sua trentennale carriera ha raccontato in radiocronaca oltre 700 partite, quasi 600 in serie A. Uno dei più accreditati storici del Cagliari

Basta un errore di Cragno per non vincere. Basta una prodezza di Joao Pedro per pareggiare. Oggi sarebbe troppo facile poter riassumere in due concetti l’ennesima mancata vittoria. Perché il Cagliari dovrebbe essere una squadra, in grado di sopperire all’errore del singolo che molto spesso ti ha tenuto vivo, e in grado di non dover dipendere dal solo rendimento di un’attaccante, per quanto straordinario, che ti suggerisce che gli obiettivi sarebbero altri se ci fosse una squadra alle spalle. Ma perché non c’è una squadra alle spalle? Perché il Presidente di una società non è un giocatore di fantacalcio che compra figurine ma un  dirigente d’azienda in grado di motivare i suoi lavoratori, di fare scelte sensate anche sulla base di una sana autocritica, perché per il principio di causatività non può scaricare le responsabilità sui suoi collaboratori ma dovrebbe avere il controllo del loro rendimento in quanto leader responsabile della sua azienda e non dipendente dal rendimento dei dipendenti.

Discorso che calza a pennello anche per l’allenatore che non può pensare che il suo ruolo si esaurisca programmando e dirigendo gli allenamenti e facendo la formazione, dettando le strategie. Lui dovrebbe essere il capo carismatico e non il principale denigratore, il demotivatore per eccellenza che attraverso la sua gestualità riduce i suoi giocatori a un branco di incapaci, tanto da mettersi le mani sui capelli, da invocare il cielo, da allargare sconsolato le braccia chiedendo conforto al pubblico.

Se il Cagliari non vince è soprattutto per questi peccati capitali che rendono la struttura scricchiolante, i pilastri flessibili, le certezze aleatorie. Possiamo apprezzare quanto desideriamo la voglia di lottare dei giocatori non potendo apprezzare le trame di gioco. Possiamo anche appellarci alla fortuna e alla sfortuna. Ma se  ogni volta cerchiamo un capro espiatorio o un salvatore della patria, la squadra non crescerà mai. E il calcio è un gioco di squadra.

Potrà anche durare a lungo l’amore tra il Presidente Giulini e il tecnico Mazzarri. Ma è solo un’avventura. Impensabile tirare su una famiglia. Mancano i valori, manca l’assunzione di responsabilità, manca l’idea che l’energia deve essere generata dall’alto e non  dal basso.  I figli possono creare degli scompensi ma è troppo comodo pensare, irresponsabile e ingiusto, che siano loro la causa di un fallimento.

Per quanto ci riguarda, perseverare non è una qualità, ma è diabolico. Basta guardare la classifica

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VITTORIO SANNA  - Giornalista e scrittore, per i tifosi rossoblù "la voce del Cagliari". Nella sua trentennale carriera ha raccontato in radiocronaca oltre 700 partite, quasi 600 in serie A. Uno dei più accreditati storici del Cagliari. Autore del libro "La Terra dei Giganti", appena uscito nelle librerie. Un viaggio nella storia dello sport e della relativa statuaria sportiva, dalle prime civiltà ai giorni nostri. Una sezione con i profili degli 88 olimpionici e paralimpici sardi nelle Olimpiadi e Paralimpiadi moderne finora riportati alla luce attraverso un continuo lavoro di ricerca.