Cagliari, con la risoluzione del contratto di Oliva si assottiglia la pattuglia Celeste
Oggetto misterioso nella sua prima annata in Sardegna, senza presenze salvo il secondo tempo del Trofeo Sardegna contro l'Olbia a Macomer, in campo 13 volte con 2 gol (tra Serie A e Coppa Italia) nel 2019-20, stagione indimenticabile in casa Cagliari con il Centenario, il quarto posto raggiunto dopo il 5-2 alla Fiorentina e il repentino crollo.
Trenta presenze in tre anni
Il gol segnato a Bergamo, nello 0-2 rossoblù contro l'armata gasperiniana del 3 novembre 2019, è probabilmente il punto più alto della carriera di Oliva in Sardegna, terminata ufficialmente ieri con il post Instagram seguito al comunicato ufficiale del club di via Mameli. "Volevo ringraziare tutte le persone che in questi tre anni mi hanno mostrato il loro amore, mi sono fatto tanti amici e sono arrivato in una città incredibile, dove ho preso i ricordi più belli", ha scritto Toto sul suo profilo per salutare una terra che non lo ha visto certamente protagonista come avrebbe desiderato. Ora potrà scegliersi il destino: il Nacional Montevideo lo accoglierebbe a braccia aperte, ma Oliva vorrebbe provare a restare in Europa o, altrimenti, valutare l'offerta dell'Internacional di Porto Alegre, club brasiliano allenato dal connazionale Alexander Medina, che lo avrebbe già voluto con sé ai tempi in cui allenava il Talleres di Cordoba in Argentina. Con la sua partenza si assottiglia sempre di più la colonia uruguaiana a Cagliari: via Godin, partito Oliva, in procinto di farlo Caceres e Nandez, a difendere l'orgoglio charrua potrebbe rimanere soltanto Gaston Pereiro, unico sopravvissuto dopo le epurazioni volute dalla dirigenza rossoblù.