
Esposito sfida il Parma: "Ho parlato con Cuesta e il direttore, ma poi ho scelto il Cagliari"
Sebastiano Esposito, attaccante del Cagliari, è stato protagonista di un incontro con i tifosi, organizzato dal club sardo, e ha parlato a margine dello stesso ai microfoni dei media presenti, tra cui TuttoCagliari.net: "Ho cominciato tardi perché ero con l'Inter al Mondiale per Club. Sicuramente non ho il ritmo dei miei compagni, ma piano, piano ci sto arrivando. Mi trovo bene, sono a disposizione del mister, è suo il compito di mettere i calciatori in campo. Ripeto, mi trovo benissimo, sono a disposizione. Sono un giocatore abbastanza duttile e mi piace svariare su tutti i fronti d'attacco".
È stato vicino al Parma che incontrerà nel prossimo weekend da avversario?
"C'è stata una trattativa, è andata a finire che sono un giocatore del Cagliari. Ho voluto fortemente questa cosa e per me sarà una partita come le altre. Speriamo di sbloccarsi".
Nel mercato è sembrato potesse andare altrove però e il Parma è stata una squadra a cui è stato accostato più volte.
"Sono cose che capitano. Non c'è stato solo il Parma, ma anche squadre estere. Ringrazio il Parma per l'interessamento, ho parlato sia con mister Cuesta che con il direttore (Cherubini, ndr), ma poi ho preso la scelta che ritenevo fosse più giusta per me".
Ha 181 presenze in carriera, non poche per l'età che ha.
"Sono un giovane vecchio perché partite nelle gambe ne ho. Speriamo di arrivare a quota 200 con il Cagliari. Nella mia carriera ho giocato anche all'estero, l'esperienza a Basilea è stata bellissima per me, è una piazza bellissima, mi sono trovato benissimo. Una piazza che consiglierei a qualsiasi giovane. All'Anderlecht è stato un momento un po' così, anche se andavamo bene in Europa. Mi porto dietro tutta l'esperienza internazionale che ho fatto e il fatto di aver imparato due lingue nuove".
Com'è stato l'impatto con i tifosi all'Unipol Domus?
"Bellissimo. La prima in Coppa Italia c'è stata un'ovazione che non mi aspettavo, ma anche all'arrivo in aeroporto. È stata un'esperienza nuova per me, non ero mai stato accolto così. Se la gente fa questo per me so che si aspetta tanto, di conseguenza devo lavorare ancora di più. Ogni anni cerco di far meglio dell'anno prima. Devo partire dai 10 gol e mi sforzerò di fare meglio. Salvarsi è sempre difficile in Italia, ogni anno ci sono squadre sempre più attrezzate".
Com'è giocare con Belotti?
"È stato bello, quando ero piccolo lo guardavo. Ha vinto un Europeo e secondo me è un giocatore importante per noi, ha esperienza, gol e ci può dare una mano. Speriamo che faccia più gol possibile".
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