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...con Fabio Lupo
“Mercato ridimensionato, allargamento liste lo ridimensionerebbe ancora di più. Curioso di vedere Tonali e Chiesa nelle big. Lazio, Napoli e Torino avrebbero potuto fare di più. No riapertura stadi”
“Il mercato è stato ridimensionato, anche i grandi club hanno dovuto fare i conti con le uscite prime delle entrate. È stata una sessione in tono minore”. Così a Tuttomercatoweb l’ex direttore sportivo di - tra le altre - Palermo e Venezia, Fabio Lupo.
A gennaio pagheremo ancora gli effetti del Covid?
“Se le cose non dovessero cambiare sotto l’aspetto epidemiologico, tutta l’economia si troverebbe a fare i conti con la pandemia. È difficile pensare che a gennaio il mercato possa essere roboante, tanto dipenderà dalle evoluzioni della pandemia. E non solo per il calcio”.
Intanto si pensa all’allargamento delle liste...
“È una soluzione tecnica che va a compensare un mercato ancora minore. Così diventa più semplice attingere dalle proprie rose. Mi viene in mente Schone: può essere una risorsa per il Genoa in caso di allargamento delle liste”.
Giusto far tornare i tifosi allo stadio?
“Sono sempre stato scettico. A maggior ragione oggi mi sembra improponibile per la natura della tifoseria e dello spettacolo. Ho sentito paragonare gli stadi ai teatri. Un paragone improponibile. Due spettacoli e due modi completamente diversi”.
Mercato: chi si è mosso meglio?
“Mi è piaciuto molto il Milan. Ha ringiovanito la squadra facendo un sacrificio trattenendo un campione come Ibra. È bello quando un grande club fa le cose in modo razionale e investe sui giovani, il Milan potrebbe anche non raggiungere risultati nell’immediato, ma pensa anche in prospettiva”.
Da chi si aspettava di più?
“Fra le grandi da Lazio e Napoli. E avrebbe potuto fare qualcosa di più anche il Torino, secondo me mancano in parte dei calciatori in grado di consentire a Giampaolo di giocare come vorrebbe”.
Il colpo?
“Mi incuriosisce il percorso di Tonali al Milan. Imporsi in una piazza importante non è facile, sono curioso di vederlo all’opera in questa stagione. E sono curioso di vedere Chiesa alla Juventus, ha fatto un salto in termini di obiettivi e sarà interesante capire come si ambienterà”.
E lei, direttore?
“È una stagione particolare, ci sono stati meno movimenti sia per le panchine che per le scrivanie. Sono sereno, spero che intanto si possa tornare negli stadi e quindi che la situazione legata alla pandemia migliori. Intanto mi aggiorno attraverso le piattaforme video”.
A gennaio pagheremo ancora gli effetti del Covid?
“Se le cose non dovessero cambiare sotto l’aspetto epidemiologico, tutta l’economia si troverebbe a fare i conti con la pandemia. È difficile pensare che a gennaio il mercato possa essere roboante, tanto dipenderà dalle evoluzioni della pandemia. E non solo per il calcio”.
Intanto si pensa all’allargamento delle liste...
“È una soluzione tecnica che va a compensare un mercato ancora minore. Così diventa più semplice attingere dalle proprie rose. Mi viene in mente Schone: può essere una risorsa per il Genoa in caso di allargamento delle liste”.
Giusto far tornare i tifosi allo stadio?
“Sono sempre stato scettico. A maggior ragione oggi mi sembra improponibile per la natura della tifoseria e dello spettacolo. Ho sentito paragonare gli stadi ai teatri. Un paragone improponibile. Due spettacoli e due modi completamente diversi”.
Mercato: chi si è mosso meglio?
“Mi è piaciuto molto il Milan. Ha ringiovanito la squadra facendo un sacrificio trattenendo un campione come Ibra. È bello quando un grande club fa le cose in modo razionale e investe sui giovani, il Milan potrebbe anche non raggiungere risultati nell’immediato, ma pensa anche in prospettiva”.
Da chi si aspettava di più?
“Fra le grandi da Lazio e Napoli. E avrebbe potuto fare qualcosa di più anche il Torino, secondo me mancano in parte dei calciatori in grado di consentire a Giampaolo di giocare come vorrebbe”.
Il colpo?
“Mi incuriosisce il percorso di Tonali al Milan. Imporsi in una piazza importante non è facile, sono curioso di vederlo all’opera in questa stagione. E sono curioso di vedere Chiesa alla Juventus, ha fatto un salto in termini di obiettivi e sarà interesante capire come si ambienterà”.
E lei, direttore?
“È una stagione particolare, ci sono stati meno movimenti sia per le panchine che per le scrivanie. Sono sereno, spero che intanto si possa tornare negli stadi e quindi che la situazione legata alla pandemia migliori. Intanto mi aggiorno attraverso le piattaforme video”.
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