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Spezia, giudizio sospeso: le Aquile rimandate allo spareggio, per il bilancio ci sarà tempo
Rimandato, giudizio sospeso. Lo Spezia, come un qualunque studente poco applicato, non può ancora conoscere il suo destino e avrà di fronte ora un'esame di maturità chiamato spareggio, che sancirà chi tra le Aquile e il Verona retrocederà in Serie B. Un finale amaro, inatteso rispetto a quelle che erano le aspettative stagionali, ma che porta ad uno vs uno survival le due squadre che per tutta la stagione hanno lottato per la terzultima piazza del campionato.
Un anno di rimpianti
Quanti rimpianti per lo Spezia! La squadra bianca ha avuto più volte la salvezza tra le mani e l'opportunità di chiudere con il colpo del ko la corsa retrocessione, ma non è mai riuscita ad arrivare fino in fondo. Sono tantissimi i rimpianti della squadra di Semplici, che contro la Roma ieri è stata a pochi minuti dalla matematica salvezza e già in stagione ha sprecato grosse chance, che ora la costringono all'ultimo e sanguinoso atto.
Novanta minuti in campo neutro e la beffa degli scontri diretti
E dire che lo Spezia non è nemmeno stato fortunato. Con l'introduzione dello spareggio, per la prima volta negli ultimi diciotto anni si sono annullati i benefici degli scontri diretti a favore. Lo Spezia in questa stagione, al contrario delle precedenti, vantava pochi duelli vinti con le concorrenti dirette e tra queste c'era proprio il Verona, battuto al Bentegodi e bloccato da un segno X al Picco. Tutto inutile, dunque: il destino delle due squadre si risolverà in un'infernale gara da novanta minuti (più eventuali rigori).
Un anno di rimpianti
Quanti rimpianti per lo Spezia! La squadra bianca ha avuto più volte la salvezza tra le mani e l'opportunità di chiudere con il colpo del ko la corsa retrocessione, ma non è mai riuscita ad arrivare fino in fondo. Sono tantissimi i rimpianti della squadra di Semplici, che contro la Roma ieri è stata a pochi minuti dalla matematica salvezza e già in stagione ha sprecato grosse chance, che ora la costringono all'ultimo e sanguinoso atto.
Novanta minuti in campo neutro e la beffa degli scontri diretti
E dire che lo Spezia non è nemmeno stato fortunato. Con l'introduzione dello spareggio, per la prima volta negli ultimi diciotto anni si sono annullati i benefici degli scontri diretti a favore. Lo Spezia in questa stagione, al contrario delle precedenti, vantava pochi duelli vinti con le concorrenti dirette e tra queste c'era proprio il Verona, battuto al Bentegodi e bloccato da un segno X al Picco. Tutto inutile, dunque: il destino delle due squadre si risolverà in un'infernale gara da novanta minuti (più eventuali rigori).
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