
Cosenza, Alvini: "Il mio futuro? Non mi interessa, allenare qui è stato un privilegio"
Il tecnico del Cosenza Massimiliano Alvini ha commentato così, come riportato da Cosenzachannel.it, il ko interno per 0-1 contro il Cesena: "Noi ci abbiamo sempre creduto. Non ho mai detto parole così per dirle. Stasera come a Bolzano, dopo il gol preso all’ultimo minuto per un errore come quello di oggi. Sono i limiti che abbiamo avuto tutti quanti. Siamo tutti sul banco degli imputati, ma non sono mai mancati impegno e voglia di lavorare.
Allenare il Cosenza è stato un privilegio. L’ho scelto, sono stato bene. Non mi pento di nulla, ho messo tutto ciò che potevo, sia io sia lo staff, sia la squadra. A me stasera girano perché ci tenevo tantissimo. Abbiamo giocato in un clima surreale, Cosenza vive il calcio in modo diverso rispetto alle altre città. Auguro un futuro migliore a questa città calcisticamente.
I pochi spettatori? Mi spiace tantissimo. Ci sono responsabilità di tutti, una serata come questa mi sarebbe piaciuto viverla diversamente per l’amore e la passione che provo per questo lavoro che faccio. Quando sono venuto a Cosenza nessuno poteva immaginare dei quattro punti di penalizzazione. Il mio futuro? Non mi interessa, mi interessano la passione e l’amore per il lavoro. I quattro punti vorrei farvi capire come ci hanno convissuto 25 ragazzi, la maggior parte dei quali non hanno mai fatto la Serie B".
Allenare il Cosenza è stato un privilegio. L’ho scelto, sono stato bene. Non mi pento di nulla, ho messo tutto ciò che potevo, sia io sia lo staff, sia la squadra. A me stasera girano perché ci tenevo tantissimo. Abbiamo giocato in un clima surreale, Cosenza vive il calcio in modo diverso rispetto alle altre città. Auguro un futuro migliore a questa città calcisticamente.
I pochi spettatori? Mi spiace tantissimo. Ci sono responsabilità di tutti, una serata come questa mi sarebbe piaciuto viverla diversamente per l’amore e la passione che provo per questo lavoro che faccio. Quando sono venuto a Cosenza nessuno poteva immaginare dei quattro punti di penalizzazione. Il mio futuro? Non mi interessa, mi interessano la passione e l’amore per il lavoro. I quattro punti vorrei farvi capire come ci hanno convissuto 25 ragazzi, la maggior parte dei quali non hanno mai fatto la Serie B".
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