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Il gol di Kean vale il primo posto del girone di Champions: Malmo battuto ed evitate le corazzate
Probabilmente inaspettato, sicuramente festeggiato. La Juventus conquista il primo posto nel girone H di Champions League grazie alla vittoria per 1-0, nel teatro gelido dell’Allianz Stadium, sul Malmo dell’ex conoscenza rossonera Jon Dahl Tomasson. Basta un gol firmato Moise Kean per avere la meglio dei freschi campioni di Svezia e mettersi in attesa di notizie provenienti dalla Russia. E l’altalena di San Pietroburgo alla fine premia la Vecchia Signora col 3-3 nel finale targato Ozdoev che ha un sapore speciale in vista del sorteggio degli ottavi di finale in programma il prossimo lunedì.
Kean fa il gol decisivo ma spreca bis e tris.
Oltre a Koni De Winter, nell’aria già da ieri come possibile titolare nella serata europea, e autore di una prestazione di personalità e convincente da terzino destro, la sorpresa è la partenza da titolare di Moise Kean che, messa alle spalle la botta alla caviglia rimediata contro il Genoa, viene lanciato dal primo minuto da Max Allegri al fianco di Paulo Dybala. E all’attaccante classe 2000 bastano 18 minuti per lasciare un indelebile segno sulla partita: traversone al bacio di esterno mancino di Bernardeschi che serve perfettamente il movimento ad attaccare il primo palo di Kean che, di testa, anticipa il portiere avversario per il poi definitivo, e decisivo, 1-0. Un attacco dell’area di rigore praticamente mai visto da un attaccante bianconero in questa prima parte di stagione. Kean ne segna uno, ma potevamo essere due se non tre considerate due grandissime chance in piena area non tramutate in rete, alle quali si possono aggiungere un altro paio di conclusioni pericolose. Insomma, tantissime occasione create (un pregio) ma poca realizzazione (un difetto). Anche questo si allena, col tempo e con la pazienza. L’istinto no, o c’è o non c’è.
Inaspettato ma sperato: è primo posto del girone.
Per il quarto anno di fila la Juventus chiude il proprio girone di Champions League in testa (prima volta nella storia): da Allegri ad Allegri, passando nel mezzo per Sarri prima e Pirlo poi. Un risultato inaspettato dopo la brutta figura di Londra di due settimane fa, ma sicuramente da festeggiare perché consente a Madama di evitare al primo turno le corazzate Bayern Monaco, Manchester City, Liverpool e Real Madrid. Gli ultimi due anni però dovranno servire da lezione: Lione e Porto, due pescate, sulla carta, abbordabili hanno rappresentato due eliminazioni cocenti che hanno poi segnato un fallimento europeo nonché il destino delle due guide tecniche. Intanto però la Juventus raggiunge il primo traguardo stagionale nel migliore dei modi possibili: cinque vittorie in sei partite e primo posto del girone di Champions League dei campioni in carica.
Kean fa il gol decisivo ma spreca bis e tris.
Oltre a Koni De Winter, nell’aria già da ieri come possibile titolare nella serata europea, e autore di una prestazione di personalità e convincente da terzino destro, la sorpresa è la partenza da titolare di Moise Kean che, messa alle spalle la botta alla caviglia rimediata contro il Genoa, viene lanciato dal primo minuto da Max Allegri al fianco di Paulo Dybala. E all’attaccante classe 2000 bastano 18 minuti per lasciare un indelebile segno sulla partita: traversone al bacio di esterno mancino di Bernardeschi che serve perfettamente il movimento ad attaccare il primo palo di Kean che, di testa, anticipa il portiere avversario per il poi definitivo, e decisivo, 1-0. Un attacco dell’area di rigore praticamente mai visto da un attaccante bianconero in questa prima parte di stagione. Kean ne segna uno, ma potevamo essere due se non tre considerate due grandissime chance in piena area non tramutate in rete, alle quali si possono aggiungere un altro paio di conclusioni pericolose. Insomma, tantissime occasione create (un pregio) ma poca realizzazione (un difetto). Anche questo si allena, col tempo e con la pazienza. L’istinto no, o c’è o non c’è.
Inaspettato ma sperato: è primo posto del girone.
Per il quarto anno di fila la Juventus chiude il proprio girone di Champions League in testa (prima volta nella storia): da Allegri ad Allegri, passando nel mezzo per Sarri prima e Pirlo poi. Un risultato inaspettato dopo la brutta figura di Londra di due settimane fa, ma sicuramente da festeggiare perché consente a Madama di evitare al primo turno le corazzate Bayern Monaco, Manchester City, Liverpool e Real Madrid. Gli ultimi due anni però dovranno servire da lezione: Lione e Porto, due pescate, sulla carta, abbordabili hanno rappresentato due eliminazioni cocenti che hanno poi segnato un fallimento europeo nonché il destino delle due guide tecniche. Intanto però la Juventus raggiunge il primo traguardo stagionale nel migliore dei modi possibili: cinque vittorie in sei partite e primo posto del girone di Champions League dei campioni in carica.
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