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Lazio, la maledizione dell'Olimpico ti costa caro: i numeri del crollo casalingo
Un digiuno lungo oltre tre mesi che rischia di costare alla Lazio la qualificazione alla prossima Champions League. Il rendimento interno dei biancocelesti di Marco Baroni è il vero motivo per cui Zaccagni e compagni non hanno già staccato il pass per la principale competizione europea. I 34 punti conquistati in trasferta dalla Lazio sono il quarto miglior rendimento esterno di tutta la Serie A, con la Lazio che nel 2025 ha perso solamente il derby (sempre all'Olimpico) e a Bologna. Dal ko di Parma del primo dicembre sono arrivate otto vittorie, un pareggio e due sconfitte, 25 punti in 11 partite che rappresentano una media quasi da Scudetto. Il problema però è quanto fatto in casa, visto che nello stesso periodo la Lazio a ottenuto un solo successo a fronte di otto pareggi e due ko, 11 punti in 11 giornate. Da media Scudetto a media salvezza il passo è breve, un rendimento che inevitabilmente ha negato ai biancocelesti la possibilità di guadagnare quel margine su Juventus e Roma che a due giornate dalla fine sarebbe decisivo.
Lazio, il crollo dopo lo 0-6 con l'Inter
Il rendimento casalingo della Lazio in questa stagione è la perfetta riproposizione calcistica del famoso racconto di Robert Louis Stevenson "Il dottor Jekyll e Mr. Hide". Nelle prime sette partite casalinghe sono arrivate sei vittorie e un pareggio, 19 punti conquistati con 17 gol fatti e appena sei subiti realizzando in tutte e sette le sfide almeno due gol. Il cambio maschera è avvenuto il 16 dicembre con il big match contro l'Inter, uno 0-6 interno che ha ribaltato completamente la Lazio. Da quel momento 11 punti in 11 gare, una sola vittoria contro il Monza in piena crisi, 19 gol subiti senza mai tenere la porta inviolata e 16 gol segnati, cinque dei quali ai brianzoli. Se nelle prime sette giornate erano sempre arrivati almeno due gol, nelle undici successive sono state appena tre le sfide con due reti messe a segno. Escludendo il roboante 5-1 col Monza rimangono i 2-2 con Parma e Napoli, dove in entrambe le circostanze la seconda rete è arrivata negli ultimi minuti di gioco.
Lazio, il crollo dopo lo 0-6 con l'Inter
Il rendimento casalingo della Lazio in questa stagione è la perfetta riproposizione calcistica del famoso racconto di Robert Louis Stevenson "Il dottor Jekyll e Mr. Hide". Nelle prime sette partite casalinghe sono arrivate sei vittorie e un pareggio, 19 punti conquistati con 17 gol fatti e appena sei subiti realizzando in tutte e sette le sfide almeno due gol. Il cambio maschera è avvenuto il 16 dicembre con il big match contro l'Inter, uno 0-6 interno che ha ribaltato completamente la Lazio. Da quel momento 11 punti in 11 gare, una sola vittoria contro il Monza in piena crisi, 19 gol subiti senza mai tenere la porta inviolata e 16 gol segnati, cinque dei quali ai brianzoli. Se nelle prime sette giornate erano sempre arrivati almeno due gol, nelle undici successive sono state appena tre le sfide con due reti messe a segno. Escludendo il roboante 5-1 col Monza rimangono i 2-2 con Parma e Napoli, dove in entrambe le circostanze la seconda rete è arrivata negli ultimi minuti di gioco.
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