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La fondazione recente e uno stemma particolare: il Pafos giocherà in Champions LeagueTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca 2024
Oggi alle 09:56Calcio estero
di Michele Pavese

La fondazione recente e uno stemma particolare: il Pafos giocherà in Champions League

Il Pafos ha scritto la storia. Il club cipriota, fondato soltanto nel 2014, si è qualificato per la fase principale della Champions League dopo aver eliminato ai playoff la Stella Rossa con un 3-2 complessivo. Per la città di Pafos, circa 35mila abitanti, è un traguardo senza precedenti. La società è nata il 10 luglio 2014 dalla fusione tra l’AEK Kouklia e l’AEP Paphos: il primo era appena retrocesso in seconda divisione, il secondo attraversava una grave crisi economica che lo aveva portato alla perdita di tutti i punti in campionato. Da quel momento è iniziata una scalata sorprendente. Il momento più alto è arrivato la scorsa stagione, con la conquista del primo titolo nazionale. Quel successo ha aperto le porte ai preliminari di Champions, superati in serie contro il Maccabi Tel Aviv (2-1), la Dinamo Kiev (3-0) e infine la Stella Rossa. Il simbolo della qualificazione è stato il brasiliano Jajá (Jair Diego Alves de Brito), esterno classe 2000 cresciuto nell’Athletico Paranaense, autore del gol decisivo nell’1-1 della gara di ritorno a Belgrado. Curioso anche lo stemma del club, che raffigura il volto di Evagoras Pallikarides, giovane rivoluzionario cipriota giustiziato nel 1957 a soli 19 anni. Nel 1953, a 15 anni, aveva strappato e bruciato la bandiera inglese durante l’incoronazione di Elisabetta II; pochi anni dopo fu arrestato con delle armi nascoste su un asino, episodio che lo rese simbolo della lotta per l’indipendenza. Oggi il suo volto accompagna la cavalcata europea del Pafos, nuova favola del calcio continentale.