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VIOLA, SOLO 5 RIMONTE. E 14 KO PER L'EUROPA SONO TROPPITUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
venerdì 20 maggio 2022, 13:30Notizie di FV
di Andrea Giannattasio
per Firenzeviola.it

VIOLA, SOLO 5 RIMONTE. E 14 KO PER L'EUROPA SONO TROPPI

Questione d’approccio e mentalità. Ma anche di gestione della gara, quando i punti in ballo cominciano a scottare e il triplice fischio inizia ad avvicinarsi. La Fiorentina, dopo la debacle di Genova, continua a leccarsi le ferite per aver complicato il suo percorso verso l’Europa eppure non sono state poche le occasioni nel corso di questa stagione in cui si è spesso fatta male da sola. Difettando, cioè, proprio in quei principi di gioco sui quali Vincenzo Italiano ha a lungo insistito fin dagli albori della sua prima stagione a Firenze. Se a inizio anno infatti il difetto principale che i viola avevano fatto riscontrare era la poca propensione a gestire il risultato dopo essere passati in vantaggio (i ko interni contro Inter e Napoli ne sono la riprova), in questo finale stagione la problematica più evidente pare essere diventata quella dell’impatto in partita. Nell’ultimo mese, su sei gare tra campionato e Coppa Italia, Biraghi compagni sono andati sotto nel punteggio ben cinque volte, non riuscendo mai a recuperare lo svantaggio, se non per brevi porzioni di gara prima di capitolare ancora.

Quelle reti pesanti
Un neo non da poco, acuito in particolare negli ultimi trenta giorni, che tuttavia porta a fare un ragionamento di più ampio respiro. Salvo alcune eccezioni, alcune delle quali anche in gare toste o determinanti (contro big del calibro di Milan, Napoli e Roma - che fossero in casa o in trasferta - i viola sono stati bravi a colpire per primi quasi subito, centrando poi i tre punti), l’approccio a gran parte delle partite da parte della Fiorentina è stato quantomeno stentato: su 43 match stagionali (37 di campionato a cui si sommano i 6 in Coppa Italia) sono in tutto 18 le volte nelle quali la squadra di Italiano è andata sotto nel punteggio. Ovvero oltre il 40% delle gare. Un’eventualità che naturalmente può capitare nel calcio, anche alle formazioni più competitive, se non fosse che sono state appena cinque le occasioni in cui poi i viola, sotto di un gol, sono riusciti ad evitare la sconfitta. Addirittura solo in due circostanze (contro la Sampdoria nel girone d’andata e a Bergamo nei quarti di finale di Coppa) è poi arrivata la vittoria. Troppo poco per pensare già oggi in grande, visto che quel dogma indicato da Italiano a inizio stagione (“Difendere bene e attaccare benissimo”) è stato spesso ignorato.

Viola, troppi ko. E in passato...
Nel frattempo le sconfitte in campionato sono salite a 14, solo tre in meno rispetto a quelle totalizzate un anno fa da Italiano e il suo staff con lo Spezia (che tuttavia, da esordiente assoluto in Serie A, aveva come unico e legittimo obiettivo quello della salvezza). Anche in questo caso si tratta di un numero decisamente sproporzionato se messo in paragone con quello che, a lungo andare, è diventato l’obiettivo della Fiorentina, ovvero l’Europa. Basti pensare che nell’ultimo decennio le formazioni viola che sono riuscite a centrare la scena internazionale si erano fermate al massimo a 11 ko (stagione 2013/14, la seconda di Montella a Firenze) mentre, tornando ancora più indietro nella storia, quella che dal dopo fallimento aveva fatto peggio era stata la viola di Prandelli nel 2008/09, che chiuse il suo campionato con 12 stop.