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UN CENTRAVANTI PER IACHINI: L'HERTHA APRE ALLA CESSIONE DI PIATEK. CHIESA DEVE TROVARE UN CLUB DISPOSTO A SPENDERE. CENTRO SPORTIVO, AVANTI TUTTA
venerdì 7 agosto 2020, 00:00L'opinione
di Pietro Lazzerini
per Firenzeviola.it

UN CENTRAVANTI PER IACHINI: L'HERTHA APRE ALLA CESSIONE DI PIATEK. CHIESA DEVE TROVARE UN CLUB DISPOSTO A SPENDERE. CENTRO SPORTIVO, AVANTI TUTTA

Un minuto dopo la fine del campionato, con la conferma di Iachini già avvenuta nella settimana precedente, è iniziato il calciomercato della Fiorentina. Cioè, sono iniziate le voci intorno al futuro della rosa viola. Sì perché il mercato vero e proprio è lontano da decollare, con l'allenatore che a stento ha fatto il primo punto con i dirigenti. L'allenatore, forte della fiducia che Commisso gli ha riservato pubblicamente oltre che con la conferma in tasca e contro diversi pronostici, ha chiesto di preservare l'attuale difesa (LEGGI QUI), ha dato l'ok per una cessione eccellente che ovviamente porta al nome di Chiesa e soprattutto ha già chiesto con grande determinazione l'acquisto di una punta. 

Tutte le strade portano a Piatek, meno caro di Belotti, volenteroso di tornare in Italia dopo la normalissima parentesi a Berlino e da diverso tempo in cima ai pensieri dello stesso Iachini. L'Hertha ha già dato l'ok per avviare la trattativa, ma la formula che vorrebbe utilizzare la Fiorentina, ovvero quella del prestito con diritto di riscatto, è lontana da convincere il Pistolero. Per l'ingaggio di 4 milioni, la soluzione verrà dalla lunghezza del contratto e dai ricchi bonus che potranno essergli accordati. Il tecnico gigliato è convinto che Piatek, nel suo sistema di gioco, con a fianco giocatori come Kouame e Ribery, possa segnare più di 20 gol, una manna per una Fiorentina che è riuscita a mandare in doppia cifra il solo Chiesa e grazie a una tripletta arrivata all'ultimo tuffo. In uscita per fargli spazio c'è Vlahovic, che in caso di permanenza, con rinnovo, di Milenkovic, potrebbe addirittura essere ceduto a titolo definitivo. Ovviamente tutto per pacificare i rapporti tesissimi con Ramadani e previo lauto pagamento. 

Il mercato viola è molto legato a Chiesa, anche se il budget non sarà minuscolo come qualcuno vorrebbe far credere. I dirigenti viola avranno a disposizione i milioni che servono per almeno un paio di titolari, ma con la cessione del figlio d'arte, la questione cambierebbe in un battito di ciglia. Ora c'è da trovare il compratore, con il solito Ramadani a lavoro a causa dei famosi contratti firmati all'epoca dei Della Valle. La Juventus, nonostante continui a far finta di niente, è la squadra che potrebbe acquistarlo più facilmente. Dopo la cessione di Douglas Costa, sia chiaro, che ha mercato in Inghilterra e non faticherà a trovare una nuova casa. La Fiorentina in realtà spera ancora di cederlo all'estero, ma a convincersi dovrà essere lo stesso Chiesa, che fino a pochi giorni fa aveva posto il veto su una cessione fuori dalla Serie A ma che potrebbe cambiare idea in caso di mancanza di offerte. 

In ogni caso il "fast fast fast" è stato sostituito da una formula molto più riflessiva e aziendale che non piace a tutti ma che di fatto passa dal porre le giuste basi per un futuro con meno insicurezze su tutti i fronti e con l'obiettivo dichiarato di fare meglio di anno in anno. Volenti o nolenti, col bel gioco o senza, quest'anno la Fiorentina ha fatto meglio di quello precedente, dunque Commisso merita la fiducia di tutti. Se poi verranno commessi errori marchiani, saremo pronti a sottolinearli uno per uno per aiutare il presidente a sbagliare sempre meno ma nel frattempo, alzare gli scudi dopo un solo anno di lavoro, condito anche da una pandemia mondiale, pare quanto meno ingiusto. Sicuramente potrebbe essere cosa buona e giusta sistemare i quadri dirigenziali con figure che possano individuare profili internazionali da aggiungere ai nomi conosciuti che la Fiorentina segue senza patemi. Serve qualcuno che possa individuare i campioni di domani come ai tempi di Macia, scopritore di talenti come pochi al mondo. 

In ambito di nuovi impianti, non ci sono problemi per il Centro Sportivo. Commisso ha voluto mandare un altro messaggio a chi ha orecchi per intendere, ma a Bagno a Ripoli, l'iter va avanti senza soste. Da ambienti vicini al comune fiorentino, il via libera ai lavori potrebbe arrivare intorno alla metà di novembre, di fatto un mese e mezzo dopo le previsioni iniziali. Se si conta lo stop forzato a causa del Covid e la lentezza generale nel resto del Belpaese, si tratterebbe di un successo clamoroso. Il patron ha fretta e non lo nasconde, ma adesso forse è arrivato il momento di pazientare per qualche decina di giorni visto che tutto procede nel migliore dei modi. Il Centro Sportivo "più bello d'Europa" come ama definirlo lo stesso Commisso, sorgerà presto alle porte del Chianti e un altro grande passo in avanti per accorciare il gap con le big, sarà fatto.