
La Fiorentina vola in una terra tabù: il bilancio con le spagnole è nero
Dici Siviglia e la mente va subito a quel doppio incrocio del maggio 2015, alla batosta del Sanchez Pizjuan e alla settimana del 'Si pole', con tanto di slogan e volantini stracciati dopo il rigore cestinato da Josip Ilicic. Ma la Spagna per la Fiorentina non rappresenta solo quel brutto ricordo di dieci anni fa - allora erano le semifinali di Europa League e quella Viola versione Montella si inchinò per 3-0 all'andata e 2-0 al ritorno al Siviglia che poi vincerà quella competizione in finale col Dnipro -. Ci sono altri precedenti gloriosi tra club iberici e gigliati. Il primo si perde nella notte dei tempi e rappresenta il punto più alto della storia europea della Fiorentina. Finale della Coppa dei Campioni 1956/57, seconda edizione del trofeo antenato dell'odierna Champions League: la Fiorentina di Fulvio Bernardini reduce l'anno prima dal primo Scudetto affronta il grande Real Madrid di Di Stefano, che vince 2-0 con tanto di contestazione per un paio di errori clamorosi pro-blancos (se ci fosse stato il Var...).
Altro incrocio con una spagnola e altra finale persa: 1962, ultimo atto della Coppa delle Coppe contro l'Atletico Madrid, 1-1 al termine della gara e allora, come si faceva un tempo, si gioca la "bella" col 3-0 dei colchoneros. Salto in avanti di quasi trent'anni ed ecco l'unico bel ricordo per la Fiorentina, con il successo ai rigori al primo turno con l'Atletico Madrid: era la Coppa Uefa 1989-90, i viola perdono 1-0 a Madrid, pareggiano i conti vincendo 1-0 in casa (si giocava al Curi di Perugia per ristrutturazione del Franchi pre-Mondiale) e passano ai rigori, qui il ricordo di Sereni. In tempi moderni poi ci ricordiamo l'1-1 del Camp Nou col Barcellona nel 1996/97 con Batistuta che toglie il volume al pubblico blaugrana, più difficile per i tifosi viola tenere a mente lo 0-2 al ritorno, con passaggio in finale del Barca (era la Coppa delle Coppe).
E poi la Champions, con un'altra sconfitta col Barcellona e Valencia in terra iberica (edizione 1999/2000), il pari contro il Villarreal (1-1) nel girone di Coppa Uefa 2007 e poi come ricordato Siviglia 2015. Un excursus storico che ci serve per tracciare un tabù: in sette precedenti in Spagna, la Fiorentina non ha mai vinto. Due soli i successi, ma sempre in casa, mentre nelle sfide a eliminazione diretta solo in un caso (con l'Atletico nel '90) la Fiorentina è passata. Qualsiasi cosa arrivi dalla Liga è quindi una bestia nera per la Fiorentina, che nel doppio incrocio col Siviglia può riscrivere la sua storia anche in questo senso.







