
Le combinazioni per l'Europa: per i viola solo un 5% di chance ma mai dire mai
Adesso è dura, durissima. Perché per far sì che la Fiorentina anche il prossimo anno possa giocare in Europa non dipende più solo dai viola, come invece sarebbe potuto accadere se Ranieri e soci avessero vinto lunedì scorso a Venezia, mettendosi alle spalle le tossine accumulate per l’eliminazione dalla Conference. La strada che dunque porta alla riconferma del club di Commisso nei tornei Uefa per il quarto anno di fila è più che mai in salita eppure esiste ancora una flebile speranza (il 5% non oltre, stando almeno secondo anche le previsioni di Chat GPT, ovvero l’intelligenza artificiale) che la stagione possa concludersi con il sesto posto in classifica e dunque con una nuova qualificazione alla Conference.
La base di partenza: 6 punti
Come? Gli incroci sono tanti e intricati (da qui la percentuale piuttosto bassa legata alla risalita dei viola) e non possono chiaramente prescindere da 6 punti della Fiorentina nelle ultime due giornate di Serie A contro Bologna - scontro diretto dove la formazione di Palladino deve vincere anche per essere in vantaggio sui rossoblù in caso di arrivo a pari punti, sfruttando il già netto divario che esiste nella differenza reti generale, che ad oggi premia i toscani con un +17 rispetto al +13 dei freschi vincitori della Coppa Italia - e Udinese (una prospettiva, questa, che alla luce del ko di lunedì e delle tante assenze che Palladino avrà questa sera è tutt’altro che scontata).
Tutti gli altri incroci
E poi? E poi ci sono gli scontri diretti delle altre che devono portare a risultati ben precisi, per permettere ai viola di mettersi dietro nei prossimi 180’ più avversarie possibili e tentare l’approdo al 5° o al 6° posto (il primo garantirebbe un clamoroso accesso all’Europa League, il secondo alla Conference): tanto per cominciare questa sera servirebbe un pari all’Olimpico tra Roma e Milan mentre la Lazio dovrebbe capitolare a San Siro con l’Inter (i nerazzurri sono tornati in corsa per lo scudetto per cui mai dire mai). Si arriverebbe così all’ultima giornata dove la Viola, vincendo a Udine, dovrebbe sperare in una X o in una sconfitta sia dei giallorossi a Torino con i granata (che però non hanno più nulla da chiedere al campionato) sia dei biancocelesti in casa contro il Lecce, che nella Capitale si giocherà le ultime chance salvezza. Un gioco di incastri difficile ma non del tutto impossibile.







