
Dzeko apre un mercato che guarda anche alle corsie esterne. La fascia destra è da ricostruire, quella sinistra da difendere
Erano diventati i punti di forza dell’ultima Fiorentina targata Palladino, due “quinti” nel 352 che di fatto consentivano di allargare il gioco e poi cercare Kean al centro dell’area di rigore. Dodò a destra e Gosens a sinistra hanno rappresentato le due certezze degli ultimi mesi dei viola, calciatori dei quali è parso impossibile fare a meno e le cui assenze hanno spesso limitato (di molto) la manovra collettiva. Mentre la Fiorentina chiude per l’arrivo di Dzeko il mercato viola si muove anche sulle corsie esterne, per un restyling più o meno obbligato.
Dzeko apre il mercato
Di certo la grande novità è lo sblocco sull’asse con la Turchia per Edin Dzeko, destinato a vestirsi di viola con un accordo annuale e un’opzione sull’anno successivo. A circa 1,8 milioni più bonus il bosniaco arriva con i gradi del vice-Kean ma la coesistenza non è da escludere, a meno che ovviamente la Fiorentina non riesca a evitare le ripercussioni della clausola rescissoria da 52 milioni. Un aspetto che impone ancora pazienza prima di fornire giudizi sull’operazione in chiusura, seppure l’arrivo di Dzeko copra comunque la falla di un’alternativa a Kean che nella passata stagione la Fiorentina non aveva.
Dodò tra Milan, Barcellona e 2 anni di contratto
Intanto però che il futuro del brasiliano possa essere a serio rischio non è una novità. Rimasta sospesa la trattativa per il rinnovo del contratto su Dodò non sono mancate le voci di mercato, ultime quelle italiane secondo le quali il Milan (prossimo a salutare Theo) e la Juventus sarebbero pronte a inserirsi. Due rivali in più lungo una strada sulla quale la Fiorentina mantiene la propria posizione, fosse solo per i due residui anni di contratto. Intanto però da Marusic a Calabria cominciano a fiorire le idee non solo per la sostituzione di Dodò, ma pure per quella di Kayode, conferma sia soprattutto a destra che la Fiorentina deve avviare una pronta ricostruzione.
Sarri e l’apprezzamento per Parisi
Diverso il discorso a sinistra dove Gosens non pare essere a rischio, almeno non quanto Parisi finito nel mirino di Sarri e della sua Lazio. Il tecnico toscano apprezza l’esterno mancino che tutto sommato si è rilanciato nell’ultima stagione in viola, e nelle prossime settimane non sono da escludere proposte dirette al Viola Park. Una prima alternativa a Gosens la cui partenza spingerebbe la Fiorentina a cercare esterni anche sulla fascia mancina, fosse solo per affrontare il doppio impegno campionato-Conference con un interprete in grado di non far rimpiangere il tedesco e al netto di quelle che saranno le risposte fornite da Fortini (eventualmente anche a destra). Anche perché, salvo sorprese, lo stesso Pioli pare già intenzionato a ripartire affidandosi a quelle corsie esterne che già l’anno scorso si sono rivelate fondamentali nel gioco della Fiorentina.







