
Gudmundsson, nuova fiducia: la preparazione ad una stagione da protagonista
Più qualità abbiamo e meglio è. Possiamo sintetizzare così, con queste parole, l'idea base di Stefano Pioli, espressa nella conferenza stampa di ieri, per quanto riguarda il reparto offensiva. Parlando di qualità ovviamente il pensiero, oltre ai vari Fagioli e Dzeko, va ad Albert Gudmundsson.
L'importanza della preparazione
Il riscatto del numero 10 gigliato dal Genoa è stato l'argomento più dibattuto tra i tifosi nel mese di giugno. Alla fine l'islandese è rimasto a Firenze. I dirigenti gigliati hanno deciso di dargli ancora fiducia sborsando per lui 13 milioni di Euro. Adesso Gudmundsson è a tutti gli effetti un calciatore della Fiorentina ed è pronto, parole sue a SkySport, per dimostrare tutto il suo valore in maglia gigliata. Rispetto alla passata stagione l'ex Genoa quest'anno potrà contare su una preparazione estiva fatta interamente al Viola Park. La scorsa annata l'islandese arrivò a Firenze ad agosto dopo aver rimediato un problema al polpaccio durante il ritiro dei rossoblù a Moena. Una situazione che non gli ha permesso di essere a disposizione di Palladino fino a fine settembre e che forse, al netto dei successivi infortuni traumatici, gli ha impedito di raggiungere la migliore condizione fisica durante il corso del campionato. Quest'anno però è tutto diverso, Gudmundsson è stato disponibile fin dal primo giorno di ritiro, già conosce l'ambiente gigliato e c'è un nuovo allenatore in panchina.
Il ruolo di Pioli
E proprio il nuovo tecnico Stefano Pioli può avere un ruolo chiave nella gestione del numero 10. L'ex Al-Nassr in conferenza stampa ha sottolineato l'importanza di avere giocatori di qualità nel reparto offensivo, non togliendo dalle possibilità perfino l'idea di un tridente formato dall'islandese, Kean e Dzeko. Che sia 3-5-2, 3-4-2-1 o 3-4-1-2, assumendo che Pioli inizi con la difesa a tre, per Gudmundsson ci sarà libertà di manovra. L'anarchia tattica in avanti, usando le parole di Pioli, insomma sarà accettata. Oltretutto l'ex tecnico del Milan con i giocatori di estro e qualità ha dimostrato in passato di avere un buon feeling. L'esempio più calzante è quello di Rafael Leao che con Pioli ha mostrato la miglior versione di se stesso tra il 2021 e la prima metà del 2024. La speranza allora è che come il portoghese anche Gudmundsson, magari grazie pure ad una preparazione svolta senza intoppi fisici, riesca con il tecnico parmense in panchina a dare il meglio, tornare il numero 10 ammirato a Genova e portare in alto la Fiorentina.







