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Celeste, uomo dal cuore viola. Non ti dimenticheremo
ieri alle 21:20Copertina
di Giacomo A. Galassi
per Firenzeviola.it

Celeste, uomo dal cuore viola. Non ti dimenticheremo

Caro Celeste, sei entrato in punta di piedi nella famiglia di Radio Firenzeviola e Firenzeviola.it, con la sicurezza di chi aveva vissuto delle pressioni e delle esperienze diverse da quella che poteva essere una diretta radio o un'intervista, ma il tuo sorriso e il tuo spirito non saranno mai dimenticati. Ci hai insegnato a guardare sempre il lato positivo di ciò che accadeva nel calcio, perché come amavi dire, "la Fiorentina non si discute, si ama".

Sei stato un compagno di viaggio per due anni che oggi sembrano due secondi, pensare che non potrai più commentare i risultati della tua amata Fiorentina lascia un vuoto che sarà difficile colmare. Ci proveremo, cercando di tenere sempre a mente le tante frasi che usavi per descrivere Firenze, una piazza che non lascia mai sola la squadra viola, che vinca o che perda.

Un posto che ti ha accolto quando eri ancora un giovane calciatore che guardava la maglia viola con amore, e che hai scelto come la tua casa una volta appesi gli scarpini al chiodo. In realtà non hai mai smesso di essere un calciatore, e ce lo dicevi sempre quando provavamo a punzecchiarti sulle polemiche che ogni giorno ci sono a Firenze. Tu rispondevi che da giocatore non riuscivi a non immedesimarti in chi faceva un errore e provavi sempre a difendere chi sbagliava anche davanti a chi ti dava di democristiano. Sorridevi e guardavi avanti, perché sapevi come funzionava un mondo del pallone così diverso da quello in cui tu rispondevi ai giornalisti la sera al telefono fisso, prestandoti sempre ai commenti e anche alle critiche. 

Tutti ricordano quel "ladri" gridato alla telecamera dopo uno Juventus-Fiorentina che non hai mai dimenticato, anche se il ricordo che forse più ti emozionava era quel gol contro il Boa Vista con i festeggiamenti sotto la Curva Fiesole. Un'emozione che per te era unica. 

Davi del commercialista a chi pensava ai soldi e non al calcio, dove secondo te era sempre e solo la qualità a fare la differenza. Un pensiero dolce in un mondo che tende sempre a gridare per fare polemica, a cui davi seguito nelle iniziative benefiche a cui partecipavi ogni settimana. Ti dicevo "ma chi te lo fa fare", tu rispondevi che era scontato farlo. E invece scontato non lo era affatto.

Scrivere queste righe è dannatamente difficile, perché è impossibile pensare alla Fiorentina senza Celeste Pin. C'è un posto vuoto nel cuore di ogni tifoso viola e nella redazione di Radio Firenzeviola e Firenzeviola.it. Ma non ti dimenticheremo, grazie di tutto Celeste.

Giacomo.