
Dzeko sarà fondamentale per la crescita della Fiorentina: il 3-4-1-2 farà il resto, e in questo modulo potrà sbocciare anche Beltran. Serve un grande centrocampista, la proprietà faccia un regalo a Pioli per la Champions
Meno di un mese e torneranno sia Conference League che campionato. La Fiorentina inizia a fare sul serio e se il test contro il Grosseto ha messo in mostra soprattutto i giovani quello di questa sera contro la Carrarese al Viola Park sarà certamente più interessante e vedrà in campo i big dal primo minuto. Basandoci però su quello che abbbiamo visto nella serata in Maremma la cosa che ci sentiamo di dire è soprattutto una: Edin Dzeko non sarà una comparsa e sarà fondamentale per la crescita della Fiorentina. Le sue prime parole dopo il suo arrivo a Firenze ci avevano già convinto, le sue giocate in campo non fanno altro che dare seguito a tutto questo. Della sua esperienza e del suo modo di stare in campo ne trattanno beneficio in tanti, a cominciare da Moise Kean e Albert Gudmundsson, visto che il bosniaco, oltre a segnare, aprirà tantissimi spazi e sarà un fattore in tante situazioni.
Il modulo convince.
Che dire poi del 3-4-1-2. L'idea di Pioli è molto chiara e questo modulo, anche se è chiaramente ancora troppo presto per dare giudizi definitivi, sembra essere perfetto per la Fiorentina costruita fino a questo momento. La difesa a tre era già stata testata ampiamente nella passata stagione e certi automatismi non svaniscono, così come l'affiatamento tra compagni di reparto, ma la cosa che farà decollare, lo speriamo, la squadra viola, sarà il trequartista dietro a due punte. Gundmundsson è chiamato al riscatto dopo una stagione fatta da più ombre che luci e alle spalle di due punte vere potrà dare il meglio di sé, ne siamo certi. Ma c'è anche un nome che molto spesso, giustamente, abbiamo messo ai margini, quello di Lucas Beltran. Con il nuovo modulo anche le sue caratteristiche sembrano acquisire un maggiore senso e la sensazione è che giocando al fianco di un centravanti puro, Kean o Dzeko che sia, anche l'argentino potrà diventare un fattore e sbocciare definitivamente.
Manca un centrocampista.
Dopo i primi botti sul mercato, che hanno sistemato le caselle nelle quali la Fiorentina aveva più bisogno di interventi, adesso le trattative in entrata, in casa viola, stanno vivendo un fisiologico rallentamento, ma tra poco tutto tornerà a viaggiare a velocità più alta. La cosa fondamentale sarà sfoltire la rosa, ma per questo la sensazione è che gli ultimi giorni di agosto, come sempre, saranno decisivi, e allora concentriamoci per un attimo su cosa manca davvero a questa rosa. Serve un centrocampista forte, un investimento importante per dare l'assalto alla Champions League. La proprietà dovrà fare uno sforzo, un altro sforzo dopo quelli fatti soprattutto per i riscatti di questa estate. Pioli ne ha bisogno, che sia Kessie (molto complicato) o un altro di valore. Manca meno di un mese all'inizio delle partite ufficiali, e manca pochissimo a rendere la Fiorentina una squadra che possa lottare per i traguardi più importanti.







