
Dzeko e l'esperienza a beneficio dei giovani: dalle promesse ai fatti
"Io devo mettere la mia esperienza al servizio dei più giovani e darò il mio massimo per aiutare loro e la Fiorentina a crescere, che è ciò che sta facendo negli ultimi anni" così Edin Dzeko si era espresso nella conferenza di presentazione e così è stato. Nell'amichevole di Grosseto, in una formazione soprattutto davanti molto giovane e inedita, ha sì cercato qualche conclusione (con Tognetti bravo a negargli il gol) ma si è soprattutto messo al servizio dei compagni tutti provenienti dalla Primavera.
In versione chioccia (e capitano) per una sera, Dzeko è stato l'autore di due assist nel giro di due minuti ed ha mandato in gol prima Braschi poi Montenegro. D'altronde lui stesso poi aveva riconosciuto in quella conferenza che "assist e gol sono importanti anche se non mi pongo mai un limite in termini di numeri". Dopo il gol nella prima amichevole, ieri sera in una formazione come detto molto giovane è stato più evidente che può fare la differenza: è venuto incontro ai centrocampisti, ha fatto salire la squadra e ha lavorato da rifinitore.
Chissà che Pioli stasera con la Carrarese non lo riproponga nel tridente con Kean e Gudmundsson che a Grosseto non era neanche convocato per un lavoro differenziato e specifico. Il bosniaco ha sponsorizzato i suoi due compagni di reparto stimolandoli a dare di più e dichiarando di volerli aiutare e accompagnare nella crescita. Chissà che insomma i prossimi assist non siano proprio per loro.







