
Dubbi logici e buoni segnali a poco dal principio ufficiale. Dal mercato altri due( tre) pezzi forti
In sintesi in questa fase ferragostana dell’estate di preparazione, in modo ragionevole non si possono che registrare buoni segnali e coltivare logici dubbi, di più in ambo i sensi rischierebbe di essere prematuro: i buoni segnali ci sono giunti dalla tournée inglese, intensa e impegnativa, nella quale si sono registrate impressioni positive, in specie nella gara più difficile in cui i viola di Pioli hanno fatto una bella figura, anche grazie a quel Sohm, nuovo arrivo, appena cotto( nel senso di appena arrivato), subito mangiato, cioè utilizzato in campo, e molto piaciuto. A parte la prima uscita col Leicester, in cui Pioli però ha iniziato con le riserve e solo dopo il 60’ ha messo le prime linee, la squadra ha fatto bene col Nottingham e all’Old Trafford, dimostrando di aver introiettato in fretta il gioco del tecnico e lasciando intravedere anche alcuni automatismi piacevoli, segno che nel mese di preparazione si è lavorato molto e bene, è giusto poi aggiungere che i club inglesi con cui si è misurata la squadra erano più avanti in modo sensibile nella preparazione, quindi c’è di che essere compiaciuti.
Poi vi sono i dubbi che permangono: tralasciando quelli marginali, spiccano i dubbi sulla necessità stringente di un altro attaccante, quel vice Kean che mancava anche l’anno scorso, anche se c’è chi pensa sarebbe un di più, ma a riguardare il finale col Manchester, quando i viola cercavano un altro gol che avrebbero anche meritato, si capisce meglio che quella necessità potrebbe essere reale, infatti Dzeko al di là dell’età, è di certo un fior di attaccante, ma non ha le caratteristiche esplosive e verticali del bomber titolare, ecco che un’ altra punta forte potrebbe fare al caso.
L’altro gran dubbio che permane sul mercato è se vi sia bisogno di un altro centrocampista, uno davvero forte, un uomo di qualità tecnica e tattica, anche dopo l’arrivo e il debutto ottimo di Sohm. Ebbene intendiamoci, il dinamico svizzerotto presentatosi così bene all’Old Trafford, in questo momento è senz’altro un titolare nell’undici che sta prendendo forma nella testa di Pioli, ma per giocare col tridente affascinante, ma sbilanciato in avanti, è probabilmente il caso di avere un altro titolare affidabile e di qualità a metà campo, considerando anche che Mandragora rimane un giocatore potenzialmente in uscita, e che la squadra potrebbe avere necessità di giocare a tre in mezzo al campo.
Insomma riepilogando al mercato viola mancano ancora due o tre ( per stare tranquilli) pezzi importanti per coltivare vere ambizioni di fare il salto di qualità che latita da troppi anni, due o tre pezzi per trovare i quali sarà necessario aguzzare l’ingegno e lavorare di fantasia, magari battendo strade nuove di mercati non solitamente molto frequentati nel mondo e pare fatto apposta che stasera la Fiorentina incontri in amichevole la selezione universitaria giapponese, tanto per darci il segno della vastità del mondo calcio.Tutto il resto, ad esempio il ruolo di vice Dodò un esterno di gamba e qualità, è probabilmente più arrangiabile con un po’ di fantasia e magari prendendo il coraggio a due mani e dando fiducia ai giovani, la Fiorentina quest’anno ne ha diversi in rosa, ragazzi di belle prospettive che meriterebbero fiducia, in tal senso ci è particolarmente piaciuto il gesto di Pioli all’Old Trafford quando, uscito Comuzzo per infortunio, pur avendo in panchina centrali più esperti, ha mandato in campo Kouadio, di un anno più giovane del già giovane Comuzzo, mostrandosi coraggioso, generoso e paterno.
Parlavamo poco fa di fantasia e di mercati poco o meno battuti dove pescare talenti meno noti e meno costosi. Va in questa direzione ci pare l’operazione aziendale del Como Calcio con l’inaugurazione di Como tv il network on line che trasmetterà gratuitamente partite di leghe meno blasonate, ma non meno interessanti: dall’Eredivise olandese alla coppa del re saudita e ancora la seconda divisione scozzese o la lega croata e tante altre ancora ce ne sono nel vasto globo dove in paesi demograficamente emergenti magari come quelli dei Brics, paesi nei quali si vive e si gioca anche a calcio, sono molti calciatori interessanti a prezzi abbordabili. Con Como tv se ne potranno rendere conto tanti giornalisti e persino tifosi che si divertono a misurarsi per diletto col mestiere di scout di talenti. L’ operazione del Como ci pare intelligente e lungimirante, del resto a realizzare un classico house organ della squadra sono buoni tutti, invece per concepire e mettere in pratica un’operazione come quella appena descritta bisogna mettere risorse e soprattutto testa aperta e pensante nell’azienda calcio. Scava un pozzo prima di avere sete disse un giorno un tale. L’alternativa alla fantasia per un club come quello viola è affidarsi ai soliti procuratori amici i quali presentano i piatti già cucinati, incassano laute percentuali, ma regali non ne fanno e per acquistare altri due o tre calciatori che non siano solo avanzi rancidi di qualche altra mensa la Fiorentina dovrebbe accettare la mediocrità o andare incontro ad un oneroso sbilancio che non è detto il proprietario muoia dalla voglia di ripianare, ma in fondo a noi, mutuando la risposta di Simon Sohm in sala stampa quando gli hanno fatto presente che è stato pagato molto: a noi che ce ne frega?







