
Prima le uscite, poi le entrate: il ritornello di un mercato in stallo e dagli scenari (ad ora) imprevedibili
E’ un po’ come nel bridge, anche se con tutte le necessarie distanze del caso tra un gioco di carte e il calciomercato. Eppure nel gioco sopracitato è soprattutto nella dichiarazione iniziale d’intenti che si misurano le future mosse della coppia in ballo, più o meno come nel mondo del mercato sia fondamentale sviluppare buone previsioni per muoversi di conseguenza.
Prima le uscite
In casa viola la fase di studio d’altronde procede da giorni, anche perché sotto questo profilo la dirigenza non sembra avere troppa fretta. Con le situazioni sospese relative ai rinnovi di Mandragora, Dodò e Kean Pradè e Goretti attendono di fare chiarezza soprattutto sulle uscite, tanto più per quegli esuberi per i quali non sembra esserci la fila. E’ il caso ormai noto di Beltran, per il quale l’interesse dello Zenit per ora non pare sufficiente, ma pure di Ikonè che attende proposte probabilmente diverse da quelle che meditano Vasco da Gama o Botafogo, senza dimenticare Barak che l’ex viola Mina vorrebbe a tutti i costi in Sardegna al Cagliari
Scenari a sorpresa
Ma poi il grosso del mercato si svilupperà come da prassi nell’ultima settimana di trattative, e magari con scenari a sorpresa ad oggi difficili da intravedere. E’ il caso di Comuzzo, visto che superato il rischio Milan non sono da escludere rilanci dalla Premier League, ma pure di Pablo Marì finito comunque nel mirino dell’Olympiakos, o ancora del giovane Fortini, il cui eventuale nuovo prestito libererebbe la Fiorentina sull’obiettivo Zortea seguito da tempo. Insomma con il Ferragosto ormai in arrivo c’è da immaginare che l’attesa prosegua nella dirigenza viola, anche e soprattutto per i tasselli che ultimeranno la rosa a disposizione di Pioli
Obiettivi per l’attacco
D’altronde la stessa posizione di Beltran al momento rallenta qualsiasi affondo sul fronte offensivo, ipotesi di per sé già rallentata dalle valutazioni alte degli eventuali obiettivi. Da Piccoli al greco del Panathinaikos Ioannidis per il ruolo di vice Kean le candidature non paiono esaurite, lo conferma quanto raccontato dall’allenatore del Rubin Kazan sull’albanese Doku finito sul taccuino della dirigenza viola. Che ancora non può rompere gli indugi, ma che presto dovrà rispondere alle evoluzioni di un mercato destinato a entrare nel vivo soltanto a fine mese.







