
Fortini, l’estate sospesa: tra fiducia e incognite, il futuro è (ancora) da scrivere
Di tutte le storie sospese di questa estate viola, quella di Niccolò Fortini è la più paradossale. Doveva essere la stagione della conferma, quella in cui mettersi definitivamente in mostra dopo un’annata da protagonista in Serie B. Invece, è diventata una costntye fase di attesa, tra un recupero fisico più complicato del previsto e una gerarchia in difesa che – suo malgrado – potrebbe non prevederlo. Della preparazione della Fiorentina, Fortini ha vissuto a metà perfino il ritiro: meno di 60 minuti totali nelle tre amichevoli disputate in Inghilterra, un bottino troppo magro per trarre reali conclusioni.
Maledetto ileopsoas
La causa? I postumi di un infortunio ai muscoli addominali bassi (ileopsoas), smaltito a fatica appena prima dell'inizio del ritiro al Viola Park. Un dolore fastidioso, subdolo, che ha rallentato ogni progresso. Solo a fine luglio l'ex terzino della Juve Stabia è stato completamente reintegrato nel gruppo, giocando appena mezz’ora il 3 agosto a Leicester e poi altri spezzoni (ridottissimi) con Nottingham Forest e Manchester United.
Una lunga fila
Eppure, la stima nei suoi confronti è intatta. Pioli lo conosce, lo ha seguito, la Fiorentina ci crede. Ma credere non basta, soprattutto in una stagione lunga e affollata di impegni. In casa viola si sta riflettendo: servono certezze, anche dietro. E l’ipotesi di affiancare a Dodo un altro profilo più rodato sta diventando concreta. Nel frattempo, le sirene di mercato non mancano. L’Empoli lo vuole fortemente: da settimane, ormai, lo chiama l’ex tecnico Pagliuca, con cui ha condiviso una stagione esaltante. Anche il Torino si è mosso (dopo una prima idea della Cremonese), segno che il suo profilo resta caldo.
Ma merita una chance
Ma Fortini non ha dubbi: vuole restare a Firenze e giocarsi le sue carte. E se proprio dovrà partire, lo farà solo per rimanere in Serie A. La B, almeno per ora, è un capitolo chiuso. Il punto, però, è un altro: in un’annata in cui la Fiorentina ha deciso di puntare su tanti giovani italiani – Martinelli, Comuzzo, Kouadio – perché non concedere una chance anche a lui? Fortini ha già dimostrato di poter stare a questo livello. Forse non serve cercare altrove quello che si ha già in casa.






