
Ndour e un ruolo ibrido tra mediana e trequarti: è lui l'alternativa al tridente pesante
Buona la prima per la Fiorentina di Stefano Pioli che a Presov, in Slovacchia, batte 3-0 il Polissya Žytomyr nella gara di andata dei preliminari di Conference League. Ad ipotecare il passaggio del turno, oltre ad un paio di grandi interventi di De Gea, sono stati i gol di Kean, Gosens e Gudmundsson. Proprio la rete del 3-0 siglata dall'islandese ha visto come grande protagonista Cher Ndour che, dopo una giocata in mezzo a due avversari, ha servito in profondità il compagno con un perfetto lancio di sinistro. L'ex Psg, probabilmente insieme allo stesso Gudmundsson e a De Gea, è stato tra i migliori in campo nella serata di Presov. Eppure nessuno fino all'annuncio delle formazioni ufficiali un'ora prima della gara se lo aspettava nell'undici titolare.
Ruolo ibrido
Stefano Pioli ha sorpreso tutti non schierando l'ormai famoso tridente pesante Kean-Gudmundsson-Dzeko, provato a più riprese durante la pre season, ma inserendo dal primo minuto Ndour al posto del bosniaco. E proprio il classe 2004 è stato l'elemento fondamentale del 3-4-1-2 mascherato da 3-5-2 pensato dal tecnico parmense. L'under21 bresciano infatti, come detto anche da lui stesso nel post partita, non ha giocato da mezzala pura: in fase di non possesso si alzava prendendo in consegna il loro play basso, mentre con la palla tra i piedi dei viola diventava un ibrido ("ballava" il termine da lui usato) tra la mediana e la posizione occupata da Gudmundsson. Una posizione a metà quindi tra la linea dei centrocampisti e la trequarti. Un ruolo ibrido che può esaltare al meglio le caratteristiche dell'ex Psg.
Se chi ben comincia è a metà dell'opera…
Dotato di grande forza fisica ma anche di buone qualità tecniche, in questa posizione Ndour può rappresentare per Pioli la vera alternativa, più conservativa, al tridente pesante. La tripletta contro la primavera, le buone prestazioni in amichevole e adesso anche l'ottimo esordio ufficiale, con annesso assist, in Conference League. Dopo che a giugno sembrava lui e non Richardson l'indiziato numero uno a centrocampo per lasciare Firenze, il classe 2004 è stato forse la più grande rivelazione di quest'estate gigliata. E se chi ben comincia è a metà dell'opera… allora chissà che da semplice idea alternativa Ndour non possa tramutarsi in una certezza. Domani la prima di campionato a Cagliari (fischio d'inizio alle 18:30) e Pioli ancora non ha deciso se riproporlo dal primo minuto o se lanciare titolare Edin Dzeko. Che sia dall'inizio o a gara in corso comunque l'ex Psg avrà sicuramente un'altra occasione per dimostrare a Pioli di non poter fare a meno della sua fisicità.






