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Il Napoli parte in pole, poi l'Inter e il Milan. Juventus e Roma in terza fila, ma attenzione a Bologna, Atalanta e FIorentina, con la Lazio outsider. Bentornata Serie A: la griglia di partenza è servita. E il mercato può ancora fare la differenza
Bentornata Serie A. Finalmente si torna in campo, finalmente si passa dalla teoria alla pratica, per quello che, come sempre, ha tutto l'aspetto del primo giorno di scuola. Emozioni, aspettative, ma anche responsabilità. Le 20 squadre che si presentano ai nastri di partenza del campionato sono pronte a partite e come in ogni gara che si rispetti è tempo di fare la nostra personale griglia di partenza, pronta a essere, come spesso accade, smentita. Ma d'altronde il bello è anche questo, provare a ipotizzare, con la consapevolezza che le cose non sempre vanno come ci si aspettava. E il bello del calcio è proprio questo.
Napoli in prima fila.
Iniziamo da chi partirà davanti a tutti, ovvero dai campioni d'Italia in carica. Il Napoli di Antonio Conte ricomincerà la stagione con la qualifica di "favorita" per la vittoria dello Scudetto e non potrebbe essere altrimenti, visto il successo della scorsa stagione e un mercato che non avrà migliorato nettamente i titolari ma che ha allungato la rosa in modo netto e decisivo. Da De Bruyne, unico vero fuoriclasse preso dagli azzurri in estate, a Lang, Lucca, Beukema, Marianucci, Gutierrez e Milinkovic-Savic: Conte avrà anche le alternative quest'anno. Parliamoci chiaro però, l'ultimo acquisto sarà quello più importante: il Napoli era in fuga, nell'essere strafavorito per lo Scudetto, ma dopo l'infortunio di Lukaku non lo è più. In nuovo attaccante sarà decisivo.
Inter e Milan in seconda fila.
Subito dietro al Napoli, e anche in questo caso non potrebbe essere altrimenti, ci sarà l'Inter, che nella passata stagione è passata dall'essere a tre passi da triplete alla delusione su tutti i fronti. Inzaghi non c'è più, Chivu dovrà raccogliere un'eredità pesante, e anche se il mercato non è stato certo sfavillante, almeno per il momento, visto che non tutto è andato come ci si sarebbe aspettati (caso Lookman su tutti), la rosa resta sempre molto competitiva. Diouf è un grande colpo, lo vedremo con il passare del tempo, e le trattative in entrata, comunque, non sono ancora finite. Insieme ai nerazzurri, e qui azzardiamo un po', mettiamo anche il Milan. Allegri è una garanzia, il fatto di non avere le coppe europee da giocare, come ci ha insegnato il Napoli l'anno scorso, sarà un vantaggio importante nella corsa al titolo. Le incognite sono tante, visto che comunque se ne sono andati giocatori importanti come Theo, Reijnders e Thiaw, ma i rossoneri partiranno comunque con l'obiettivo di lottare per lo Scudetto. Boniface non ci convince, ma non dimentichiamoci Gimenez: il vero acquisto in attacco del Milan sarà il messicano.
Roma e Juventus un terza fila.
Detto delle prime tre a questo punto mettiamo in terza fila la Juventus e la Roma, con due estati trascorse in modo completamente diverso. Partendo dai bianconeri il mercato fatto fino a questo momento è probabilmente uno dei più deludenti degli ultimi anni. La strategia dei bianconeri, se così la possiamo chiamare, ha fatto acqua da tutte le parti, la rincorsa a Kolo Muani, con la fumata bianca che non è ancora arrivata, sta portando allo sfinimento e le idee non sembrano poi così tante. Servirà un grande lavoro da parte di Tudor, che comunque ha a disposizione dei buoni giocatori e dovrà farli rendere al meglio, perché le possibilità ci sono eccome. La Roma è invece ancora un cantiere aperto. A Trigoria le lamentele di Gasperini sono già diventate di casa, ma è anche questa la forza dell'allenatore. Quanto il club giallorosso ha deciso di prendere l'allenatore sapeva a cosa andava incontro e siamo certi che, come accaduto anche a Bergamo, queste lamentele saranno il giusto prezzo da pagare per togliersi le grandi soddisfazioni che un allenatore come il Gasp sa regalare ai propri tifosi.
Atalanta, Bologna e Fiorentina.
Il bello del calcio però, come abbiamo detto anche poco fa, è l'imprevedibilità e la difficoltà nell'azzeccare i pronostici, soprattutto a inizio stagione e allora è giusto non dimenticare altre squadre che partiranno comunque con l'obiettivo di giocarsi la qualificazione alla prossima Champions League, L'Atalanta entra di diritto in questa corsa, sia per quello che ha fatto vedere nelle ultime stagioni, anche se Gasperini non ci sarà più, sia per i 100 milioni spesi sul mercato in entrata. Ci sono state anche cessioni importanti, ma la sensazione è che l'ago della bilancia possa comunque essere ancora Lookman: la permanenza e il reintegro del nigeriano varrebbero come un acquisto importantissimo. Il Bologna avrà invece il vantaggio di poter dare seguito al progetto nato lo scorso anno. Nell'estate dei tantissimi avvicendamenti in panchina i rossoblù hanno confermato Vincenzo Italiano e dopo la vittoria della Coppa Italia non si vogliono certo fermare. La Fiorentina invece ha riabbracciato Stefano PIoli che per idee, esperienza e carisma non ha niente a che vedere con Palladino (non ce ne voglia l'ex tecnico viola). La dirigenza ha messo a disposizione dell'allenatore una buona squadra, che ha il vantaggio di conoscersi già da un anno. Per tutti questi motivi la Fiorentina può ambire a migliorare il sesto posto raggiunto l'anno scorso.
Infine la Lazio, la squadra meno chiacchierata dell'estate. I biancocelesti non hanno avuto la "distrazione" del mercato, volendo guardare l'unico lato positivo della complicata situazione legata al blocco delle operazioni in entrata importo dalla Federazione al club capitolino. Sarri rappresenta sempre una garanzia, l'aver potuto lavorare nel silenzio, e senza che nessuno potesse disturbare i suoi giocatori con offerte o trattative, farà la differenza. Saranno loro gli outsider, per una stagione che sta per cominciare e che ci terrà attaccanti ai monitor. Bentornata Serie A.
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