
Comuzzo, sirene arabe e non solo: la Fiorentina fissa il prezzo
Quando tuona, da quarte parte piove, si dice. E su Pietro Comuzzo sembra pronto un bel temporale, chissà se passeggero come quelli estivi o devastanti. Intanto la società, con diversi club che stanno bussando alla porta del Viola Park, ha fissato un prezzo: almeno 35 milioni. A gennaio aveva rinunciato, non senza rimpianti da parte di Pradè (come ha dichiarato lui stesso in conferenza stampa), ai soldi del Napoli, per volere di Rocco Commisso, chissà cosa accadrà oggi.
Le sirene arabe e i dubbi azzurri
Innanzi tutto ci sono le sirene arabe, già rispedite al mittente dal difensore già a fine stagione, continuano a cantare perché Simone Inzaghi vuole portarlo nel suo Al Hilal o comunque lo ha messo tra i primi in una lista di nomi. Ma il giocatore, giovane per desiderare già un’avventura in un calcio diverso da quello europeo, ancora non sembra convinto. Tra qualche ora ci saranno anche le convocazioni di Gattuso che vanno verso i Mondiali, andare dall’altra parte del mondo complicherebbe le cose a chi l’azzurro l’ha assaporato e continua a sentirlo una priorità.
Il prezzo fissato e la questione giovani
La dirigenza certo non può ignorare offerte di 35-40 (anche perché una cessione importante che ha portato soldi in cassa non c'è stata), ma poi c’è anche un proprietario che vuole produrre campioni in casa, nel Viola Park, e cederne uno o più ogni 6 mesi (dopo Kayode a gennaio) sarebbe invece un messaggio diverso, nonostante un Kouadio pronto in rampa di lancio a compensare. Una cifra che per ora sono disposti a spendere solo gli arabi. Il giocatore ha altre offerte ma non pareggiano certo i soldi arabi.
Le idee dell'allenatore
L’allenatore, anche dalle sostituzioni viste a Cagliari, forse chiede un difensore diverso da quelli in rosa, più veloce e magari più esperto. Se la società vuole sacrificare Comuzzo dovrà farlo certo entro poco tempo, prima che sia tardi sostituirlo. In queste ore è tornato in auge Victor Lindelof , ex Manchester, la cui carriera parla da solo ma fermo da maggio. A lui la dirigenza sta pensando seriamente, ma servirà a sostituire Comuzzo? O più probabilmente un Pablo Marì che, persa la titolarità, avrebbe ancora meno spazio con l'arrivo di un altro difensore e la permanenza di Comuzzo.







