
Lavori al Franchi, il miraggio della Fiesole pronta per il centenario
Le giornate si stanno accorciando e l'estate sta volgendo alla fine. La stessa cosa non si può dire per i lavori di ristrutturazione dello stadio Franchi di Firenze per i quali in quattro mesi senza partite della Fiorentina (i viola torneranno a giocare nella loro storica casa sabato 13 settembre alle 20:45 ospitando il Napoli), appaiono un'opportunità poco sfruttata. In questo periodo si è visto sorgere imponenti impalcature sotto la copertura della Tribuna monumentale che è stata restaurata, ma dalla parte opposta i medesimi interventi previsti per la torre di Maratona sono ancora indietro. Quel che però desta preoccupazione è lo stato di avanzamento della nuova curva Fiesole, per la quale ci si sarebbero aspettati progressi maggiori di quelli osservabili dai vari scatti e video effettuati dai droni che in queste settimane hanno sorvolato i cantieri.
L'obiettivo dichiarato fu quello di avere a disposizione per il centenario della Fiorentina, che cadrà tra meno di un anno (a fine agosto 2026) la nuova Fiesole (con tanto di copertura e servizi a partire dai nuovi bagni) aperta al pubblico e uno stadio con una capienza provvisoria di circa 35.000 posti. Dopodiché, festeggiato il secolo gigliato, il cantiere si sarebbe “ribaltato” e sarebbe iniziata l'edificazione della nuova Ferrovia, più le adiacenti parti di Tribuna e Maratona (con la capienza che tornerebbe a scendere).
Oltre due mesi fa (il 27 di giugno) si è chiusa la Conferenza dei servizi per approvare un'ulteriore variante sul cronoprogramma delle ristrutturazioni, col fine di rendere indipendente la parte del Franchi che ricadrà sotto la “copertura nord”: la grande “L” che proteggerà dalla pioggia metà Maratona, la nuova Fiesole e la Tribuna laterale, permettendo così la coabitazione di partite e cantieri anche per le stagioni future. Ma a oggi quali siano le previsioni di questo benedetto cronoprogramma rimane un mistero. Poco male per gli “umarell”, ma per la Fiorentina la questione è fondamentale affinché possa avanzare una proposta di project financing per farsi carico di una parte dei lavori, andando a coprire perlomeno una parte di interventi che restano scoperti dai finanziamenti a disposizione di Palazzo Vecchio. Tant'è che il direttore generale viola, ai microfoni di Dazn nel pre-partita col Torino, interrogato sui cantieri, ha commentato sostenendo che “la situazione è complicata, e i tempi non promettono bene”.
Osservando i progetti inizialmente approvati (prima delle varianti) la sequenza di costruzione della nuova Fiesole prevedeva che, dopo le demolizioni e il completamento delle fondazioni, iniziassero le opere in elevazione che comprendono le travi a sostegno delle nuove gradinate prefabbricate. Prima di raggiungere questo traguardo non sarà possibile iniziare ad installare la copertura, poiché essa, in parte, graverà sulla nuova Fiesole (fungerà come sistema di stabilità per forze orizzontali della copertura), ma si potrà eventualmente lavorare alle fondazioni delle colonne perimetrali esterne della copertura. Una buona parte delle strutture che formeranno i setti di sostegno sono anch'esse prefabbricate, perciò ultimate le necessarie opere in cemento armato si potrà iniziare il montaggio tipo “Lego”, ma bisogna considerare il fatto che si opererà alla posa principalmente dall'esterno dello stadio che rallenterà le operazioni (il progetto iniziale, senza partite, prevedeva di installare i macchinari sul terreno di gioco). Durante la fase di apposizione della copertura andrà gestito il problema dell'illuminazione del campo, le due torri faro lato nord andranno dismesse e, come si legge sui documenti, il Franchi avrà un'illuminazione mista, con le due torri faro lato Ferrovia e l'illuminazione lato Fiesole prima provvisoriamente montata su “americana” e poi sulla copertura. Occorreranno modifiche agli impianti elettrici (anche a quelli definitivi “per renderli funzionali in configurazione parziale”).
Tutti questi lavori, una volta finiti, necessiteranno dei relativi collaudi per poi ottenere tutti i necessari nullaosta per l'apertura al pubblico. A oggi, se si fosse obbligati a scommettere se la nuova Fiesole sarà pronta per ospitare i tifosi in tempo per il centenario di fine agosto 2026, la puntata andrebbe sul no. Sulla questione da parte del Comune da mesi è sostanzialmente calato il silenzio. La coabitazione di lavori e partite inevitabilmente dilata i tempi, ma questo aspetto dall'amministrazione non è stato evidenziato. I fatti certificheranno se la scommessa sarà giusta o sbagliata.






