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tmw / fiorentina / Copertina
Da Kean a Gudmundsson, segnali dalle nazionali da tradurre in casa violaTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca 2024 @fdlcom
Oggi alle 00:00Copertina
di Tommaso Loreto
per Firenzeviola.it

Da Kean a Gudmundsson, segnali dalle nazionali da tradurre in casa viola

Una sfilza di punti interrogativi, alcuni dei quali rinforzati dalle prestazioni sfoggiate con le rispettive nazionali. Mentre la Fiorentina attende di avviare la preparazione alla sfida di Milano, prima di un trittico di partite ad alto tasso di difficoltà, Moise Kean e Albert Gudmundsson fanno di nuovo parlare di sé. Certo, l’islandese non è riuscito a bissare contro la Francia la doppietta messa a segno con l’Ucraina, ma intanto il numero 10 viola si segnala con un assist contro la Francia dopo che pure Kean, prima di farsi male alla caviglia, era tornato a segnare in azzurro

Kean tra gol e il recupero dal problema alla caviglia
Domani contro Israele l’attaccante viola non ci sarà, rientrato già da ieri per via della distorsione alla caviglia c he lo aveva costretto a uscire sabato sera subito dopo il gol dell’1-0 sull’Estonia. Niente di grave per la punta, anche se tra Milano e Vienna è lecito immaginare che possa essere sostituito da Piccoli (comunque rimasto con il gruppo di Gattuso al pari di Nicolussi Caviglia), piuttosto un centro che conferma tutte le doti di un attaccante che da un anno a questa parte ha ritrovato nel migliore dei modi la giusta confidenza con il gol. 

Il diverso rendimento di Gudmundsson in nazionale
Diverso il discorso su Gudmundsson, le cui prestazioni con la nazionale islandese hanno riacceso il dibattito intorno alle sue potenzialità. Il divario (evidente) tra quanto mostrato nell’ultima uscita in maglia viola, contro la Roma in una partita per lui durata soltanto 45 minuti, e quanto visto al cospetto dell’Ucraina alimenta domande sul suo impiego e soprattutto sul suo schieramento, tanto più di fronte ai due gol segnati venerdì scorso con abilità persino da centravanti. Ieri contro la Francia Gud si è fatto notare di nuovo, sul gol iniziale tutto parte da una sua punizione (non calciata benissimo per la verità) mentre sul 2-2 c'è la sua firma nell'assist per Hlynsson, segno che comunque il numero 10 è riuscito a incidere. Chiaro che al rientro al Viola Park Pioli si troverà di fronte un calciatore probabilmente rigenerato dall’ambiente di casa e ora chiamato a trovare nuove affinità con Piccoli. 

Il lavoro psicologico che attende Pioli
E allora è anche sotto questo profilo che il tecnico dovrà cercare d’intervenire, magari creando una nuova atmosfera all’interno di un gruppo che in campo fatica a trovarsi. Se la squadra non ha mostrato segni di scollamento restano indubbie le difficoltà di gioco, quasi che in campo nessuno riuscisse a mettere in pratica i dettami del tecnico. Che sia questione tattica, o mentale, è anche sul piano psicologico che Pioli dovrà provare a far leva per presentarsi a San Siro con una Fiorentina più carica possibile. Per affrontare il Milan, e a stretto giro di posta Rapid Vienna, Bologna e Inter con massimo rispetto ma pure senza troppi timori reverenziali.