Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomocremonesefiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilannapoliparmapisaromasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali mondiale per clubserie bserie cchampions leaguefantacalciopodcaststatistiche
tmw / fiorentina / Copertina
Il match analyst Haraldsson: “Dall’Islanda al club: un 10 libero di creare, ma anche di sacrificarsi. Ecco il vero Gud”TUTTO mercato WEB
© foto di Insidefoto/Image Sport
Oggi alle 13:00Copertina
di Redazione FV
per Firenzeviola.it
fonte Francesco Benvenuti

Il match analyst Haraldsson: “Dall’Islanda al club: un 10 libero di creare, ma anche di sacrificarsi. Ecco il vero Gud”

Ascolta il podcast
rfv /
00:00
/
00:00

Hakón Haraldsson, vice allenatore e match analyst dello Stjarnan, ha commentato le prestazioni di Albert Gudmundsson in Nazionale. Queste le sue parole a FirenzeViola.it: "Gud ha sicuramente prodotto due ottime prestazioni, le partite sono state abbastanza diverse però. In quella contro l’Ucraina l’Islanda ha avuto molto possesso e Albert ha giocato sulla corsia sinistra. Ma spesso si è spostato anche all’interno, sempre nella metà di sinistra quando il terzino si sovrapponeva. Ha avuto alcuni momenti di qualità sulla palla. E ha sempre cercato di girarsi, superare il suo uomo, o trovare il passaggio in verticale. Ha mostrato molti momenti di alto QI calcistico. Quando ha colpito la traversa, ad esempio, ha riconosciuto lo spazio in profondità, ha fatto una corsa intelligente e con un ottimo primo tocco. In entrambi i gol ha fatto davvero bene, arrivando a inserirsi in area di rigore e concludendo in modo superbo. In difesa ha lavorato come ala sinistra in un 4-4-2. Nella partita con la Francia, invece, l’Islanda è passata a un 5-3-2. Nel primo tempo Gudmdunsson ha giocato come uno dei tre centrocampisti, nel secondo è stato spostato nei due là davanti. Nei pochi momenti di possesso, Albert si è trovato in posizioni simili a quelle della sfida con l’Ucraina muovendosi nella metà sinistra del campo. Ha continuato a lavorare sodo in difesa aiutando tutta la squadra".

In quale posizione crede che renda al meglio?
"In generale penso come numero 10, dove ha la libertà di muoversi tra le linee e usare il suo alto quoziente intellettivo. Tende ad avere momenti più efficaci quando riceve la palla sul lato sinistro del campo, avendo così l’occasione di entrare nel campo stesso col piede destro. Quando gioca in quella posizione ha un eccellente timing per gli inserimenti in area di rigore".

La sensazione è che il ragazzo abbia bisogno di essere costantemente nel cuore dell’azione per avere una performance di grande livello. Questo è un limite?
"Per l’Islanda il piano di gioco è far sì che Gudmundsson abbia spesso il pallone. Penso che abbia bisogno della libertà di andare alla ricerca degli spazi per accumulare tocchi, ma ha anche dimostrato che può adattarsi. Come nel match con la Francia, dove ha avuto meno possibilità di toccare la sfera rimanendo però molto efficace. Non credo che questo aspetto lo limiti come giocatore, può ancora mostrare la sua qualità anche quando non è pesantemente coinvolto nel possesso. Anche se penso che sia al meglio quando riceve molto il pallone".

Dalla sua prospettiva è sorprendente che con la Fiorentina, in questa stagione, non abbia ancora calciato una volta in porta?
"Penso sia sorprendente, soprattutto perché nelle ultime stagioni è stato in un buono stato di forma. Sembra che al momento non riesca a portare il pallone abbastanza vicino alla porta. E nel complesso la Fiorentina sta faticando a raggiungere una zona pericolosa, vicino all’area di rigore avversaria".

Da un punto di vista del collettivo, quale pensa sia il contesto migliore per aiutare Gud?
"Credo che dovrebbe essere in un ambiente in un cui è libero di vagare, toccare la palla, trovare il giusto equilibrio tra buttarsi in profondità per ricevere e rimanere tra le linee per poi girarsi e attaccare. Penso sia la chiave: se può farlo avrà un impatto maggiore all’interno delle partite".

Pensa che una delle priorità del club sia recuperare Gudmundsson?
"Sì, dovrebbe essere una priorità assoluta coinvolgerlo. Ha bisogno di un ruolo che gli permetta di trovare i giusti spazi per poi avvicinarsi alla porta. Ha molto potenziale per segnare, lo ha dimostrato di nuovo durante quest’ultima sosta con la Nazionale. La scorsa stagione con la Fiorentina, nonostante un anno incostante a causa degli infortuni, ha comunque lampi di qualità con sei gol in campionato. La cosa più importante per lui è mantenersi in forma: nella stagione in cui ha segnato 14 gol con il Genoa ha giocato quasi ogni minuto in campionato. Costanza e forma fisica sono aspetti fondamentali".

Ascolta l'intervista nel podcast!