Nicolussi Caviglia e la cura Vanoli. Il tecnico viola sa come si valorizza un play
Una delle cose che non ha funzionato nella Fiorentina disastrosa di questo avvio di stagione è stato certamente il centrocampo, reparto che invece lo scorso anno era risultato essere uno dei punti di forza della squadra grazie soprattutto all'apporto che riuscivano a dare sia Yacine Adli che Danilo Cataldi, metronomi della formazione allora allenata da Raffaele Palladino.
Il progetto Fagioli regista
Da quest'anno invece, con la scelta della società di non riscattare nè l'ex Milan nè il centrocampista della Lazio, si è deciso di rivoluzionare in parte il reparto puntando inizialmente su un Nicolò Fagioli spostato in cabina di regia e sul neo arrivato Sohm come mezza ala box to box. La scelta soprattutto inerente a Fagioli è durata però ben poco, con il club viola che già dopo le prime giornate, visto lo scarso rendimento dell'ex Juventus in quella posizione, ha scelto di puntare su Hans Nicolussi Caviglia, prelevandolo dal Venezia appena retrocesso in Serie B.
L'avvio di stagione di Nicolussi Caviglia
L'inizio del classe 2000 però, in linea con il rendimento di tutta la Fiorentina, non è stato certamente dei migliori. L'ex prodotto delle giovanili della Juventus ha faticato a prendere in mano le redini della squadra e, nonostante qualche buona prova, non ha fino ad oggi lasciato il segno, facendo rimpiangere secondo molti tifosi l'assenza appunto sia di Cataldi che di Adli, considerati secondo alcuni come profili di un livello superiore.
Il caso Ricci e la possibile svolta con Vanoli
Il non gioco della Fiorentina targata Stefano Pioli ha certamente contribuito a non valorizzare un calciatore che comunque ha già dimostrato lo scorso anno a Venezia di essere in possesso di buone geometrie. In tal senso l'avvento di Paolo Vanoli sulla panchina viola può rappresentare l'occasione perfetta per Nicolussi di ritrovare la miglior condizione soprattutto a livello tattico e tecnico, oltre che mentale. Vanoli ha infatti contribuito in maniera importante ad esaltare nella scorsa stagione al Torino il talento di Samuele Ricci, eletto a capitano dopo l'infortunio di Zapata e portato su livelli di prestazione che gli sono valsi sia la maglia dell'Italia che il passaggio al Milan questa estate.
Un regista rigenerato
La sensazione è che il tecnico gigliato possa provare a ripetere quanto fatto con l'attuale centrocampista rossonero anche con Nicolussi Caviglia, sfruttandone le qualità nel calcio sul lungo e la buona visione di gioco per esaltare al massimo i meccanismi di gioco della sua nuova Fiorentina e per regalare così un regista rigenerato ai viola.






