L'SOS che non ha lasciato indifferente Giuntoli: ora tocca alla Fiorentina
Mentre la Fiorentina si appresta a scendere in campo per l'ultima partita del campionato di Conference League, tiene banco l'ipotesi dell'inserimento di un nuovo dirigente per provare a dare una mano alla squadra in un momento di estrema difficoltà come quello che sta attraversando in campionato. In tanti si sono proposti indirettamente per il ruolo di direttore, da Sabatini a Lo Monaco passando per Marino, ma il nome che a Firenze circola con forza e soprattutto che metterebbe (quasi) tutti d'accordo, resta quello di Cristiano Giuntoli.
L'uomo delle cose impossibili
"È l'uomo delle cose impossibili" ha detto Stefano Bonacini, ex presidente del Carpi dei miracoli, nel corso di "Chi si compra?" su Radio FirenzeViola, descrivendolo come la persona giusta per tentare una clamorosa impresa come quella che servirà per salvare la Fiorentina. Nelle ultime ore il dirigente ex Juventus è stato raggiunto direttamente e per vie traverse da decine di messaggi di "richiesta d'aiuto", anche perché essendo toscano, decine di tifosi viola lo conoscono anche personalmente. Una mobilitazione che non ha lasciato indifferente lo stesso dirigente.
Contatti in vista
Al momento non siamo ancora ai contatti decisivi ma la sensazione è che la chiamata che potrebbe cambiare il destino delle gerarchie del Viola Park sia prossima. Questo non è solo normale ma anche necessario, perché il treno è prossimo a passare dalla stazione di Campo di Marte e una volta passato sarebbe impossibile da prendere. Quindi, a parte la pausa svizzera, gli indugi, nel caso, dovranno essere rotti entro poche ore.
Non c'è tempo da perdere
Trattare con Giuntoli ora, dandogli la possibilità di entrare al Viola Park chiavi in mano e con totale libertà di manovra, è una scelta che potrebbe essere davvero definita "drastica" e che inoltre avrebbe un senso logico per rimettere in piedi un qualcosa che sembra impossibile. Poi non è detto che Giuntoli accetti, visto quanto sta accadendo a Firenze, ma non fare un tentativo concreto sarebbe un altro errore da annoverare tra quelli commessi negli ultimi mesi e negli ultimi anni. Altre volte si è perso treni che avrebbero potuto alzare il livello del club, in questo caso il rischio sarebbe quello di perdere l'occasione di provare concretamente a salvare in extremis una Fiorentina sull'orlo del baratro.






