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FIORENTINA, NON C'È COSTANZA NELLE PRESTAZIONI. L'EUROPA CONCEDE TEMPO, IN CAMPIONATO SERVE UNA CRESCITA RAPIDA. ALCUNI CONTI NON TORNANO, ALTRI SI. ALL'ORIZZONTE UN TRIS DA 9
domenica 24 settembre 2023, 00:00L'editoriale
di Luca Cilli
per Firenzeviola.it

FIORENTINA, NON C'È COSTANZA NELLE PRESTAZIONI. L'EUROPA CONCEDE TEMPO, IN CAMPIONATO SERVE UNA CRESCITA RAPIDA. ALCUNI CONTI NON TORNANO, ALTRI SI. ALL'ORIZZONTE UN TRIS DA 9

Un passo in avanti, perché al di la del risultato nell'ultima vittoria di campionato contro l'Atalanta le positività sono state maggiori rispetto alle negatività. E subito dopo uno indietro, dato che il pari all'esordio nel girone di Conference League centrato in Belgio con il Genk non può di certo lasciare ne felici e nemmeno contenti. Viene da chiedersi qual è la vera Fiorentina, e soprattutto cos'è e dove può realmente arrivare la squadra chiamata in questa stagione a migliorare il risultato sportivo della scorsa annata o comunque provare a mantenere alti gli standard di un club che punta a una crescita e uno sviluppo costante. Al momento non è possibile dare una risposta certa perché quella di Vincenzo Italiano è una formazione imprevedibile, non ancora in grado di essere continua specialmente sotto il profilo della prestazione e dell'attenzione prima ancora che nei risultati. E' uno dei problemi da risolvere in tempi molto rapidi. Perché se l'Europa tutto sommato permette di rimediare a un mezzo passo falso come contro il Genk - la qualità del girone con Ferencvaros e Cukaricki è (con tutto il rispetto) molto bassa -, in campionato per cercare di rientrare fra le prime 7 il discorso è totalmente diverso vista anche la qualità della concorrenza.

Gli altri, di problemi, restano i soliti: una difesa che prende gol una partita si e l'altra pure, errori individuali e di reparto continui, dubbi che purtroppo iniziano ad assumere le sembianze di certezze vere e proprie. Christensen, ad esempio. E' giusto concedere al portiere altro tempo ma il primo impatto con la Fiorentina è stato negativo. Non da sicurezze ne sembra averne, e se nelle idee dei dirigenti sarebbe dovuto essere il nuovo titolare questa scommessa al momento non sta pagando. Anzi, il saldo è negativo. L'alternanza fra Terracciano e Christensen ha prodotto solamente confusione, dunque già adesso è arrivato il momento della scelta definitiva su chi sarà il primo e chi il secondo da qui fino al termine dell'anno. Ci sono dei ruoli in cui le gerarchie devono essere chiarissime, su tutti proprio quello del portiere. I numeri non tornano in difesa ma nemmeno in attacco dove sia Nzola che Beltran ad oggi non sono riusciti a segnare nemmeno un gol in due. Roba sinceramente non preventivabile alla viglia, specialmente per quanto riguarda l'ex punta dello Spezia che in A nel recente passato aveva dimostrato di saperci fare e di poterci stare anche con un club importante come la Fiorentina. Le reti comunque non mancano. In attesa che si possano sbloccare i due centravanti scelti da Italiano per sostituire e fare meglio rispetto a Jovic e Cabral, ci pensano gli altri a segnare. Bonaventura, Nicolas Gonzalez, Duncan, ma anche i difensori come Ranieri, Biraghi e Martinez Quarta, permettono con i loro di gol di sopperire alle mancanze realizzative di Nzola e Beltran. Entrambi tuttavia devono darsi una mossa per invertire la tendenza.
Magari già a partire dalla trasferta in casa dell'Udinese, prima sfida di un trittico di match che comprendono successivamente Frosinone e Cagliari. Non sono tre partite semplici, ognuna infatti nasconde livelli di difficoltà differenti. Ma non è nemmeno impossibile cercare di infilare un tris in termini di vittorie di fila. Di fatto lo snodo rappresenta la prima chance per provare a piazzare un mini allungo verso la zona Europa e per cercare di inserirsi con forza fra le big ipotizzate alla vigilia. Se non dovessero essere 9, come minimo la Fiorentina dovrà fare almeno 7 punti. Da qualche parte d'altronde bisognerà iniziare a far quadrare i conti. Meglio quindi iniziare dalla classifica.