Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloternanaturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / fiorentina / Notizie di FV
CONDIZIONE, TESTA, MODULO, GIOCO: PER ITALIANO IL MOMENTO DELLE SCELTE FORTITUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca 2023 @fdlcom
mercoledì 21 febbraio 2024, 00:00Notizie di FV
di Lorenzo Marucci
per Firenzeviola.it

CONDIZIONE, TESTA, MODULO, GIOCO: PER ITALIANO IL MOMENTO DELLE SCELTE FORTI

Ritrovare progressivamente il gioco è certamente un obiettivo, ma prima ancora serviranno scelte forti sui giocatori da utilizzare. Forse l'ultima volta che la Fiorentina ha giocato bene, pur perdendo, è stata a fine gennaio contro l'Inter. Poi, vittoria contro il Frosinone a parte, bisogna tornare molto indietro.

E' vero che ci sono stati momenti in cui la squadra di Italiano ha regalato discrete sensazioni ma probabilmente l'ultima occasione in cui ha dato l'impressione di essere una squadra capace di unire la bellezza alla concretezza è stata quella contro il Napoli campione d'Italia al Maradona. Gioco corale, mentalità (capacità di non disunirsi dopo il gol del pari dei partenopei) e condizione fisica brillante dei singoli, peraltro in un giorno in cui Nico Gonzalez entrò solo nel finale segnando comunque la terza rete.

Era l'otto ottobre e dopo la grande euforia arrivarono tre ko di fila che potevano affossare la squadra e invece la Fiorentina seppe riprendersi e rialzarsi. E lo fece giocando in modo più accorto, forse anche più coperto, contro la rivelazione Bologna battuta 2-1 in casa. Fu quello il primo momento molto delicato della stagione da cui i viola uscirono perdendo poi fino al 29 dicembre solo una volta (contro il Milan) e ottenendo cinque vittorie e un pari. Ecco, adesso per i viola che hanno raccolto solo cinque punti nelle ultime sei gare si presenta la necessità di tornare a contemplare anche quel tipo di gioco, con una concentrazione che in certe partite era diventata feroce.

Ovvio che poi si potrà e dovrà chiedere anche qualche progresso nel gioco, pure in base alla crescita della forma dei singoli, dei tre tenori per intendersi. Non si potrà pretendere che subito, lunedì prossimo, si possa vedere una Fiorentina scintillante ma intanto è lecito attendersi qualche soluzione di gioco diversa, anche ricordando che la Lazio ultimamente ha spesso battuto la Fiorentina aspettandola e colpendola in contropiede. E se è vero che alcuni dei giocatori adesso non possono essere nella miglior condizione è forse l'occasione giusta per fare scelte anche forti, legate alle risposte che il tecnico avrà durante gli allenamenti.

Magari procedendo a qualche accantonamento, sia pure temporaneo. E' arrivata l'ora insomma che in campo giochi chi è al massimo della forma fisica e mentale, anche se magari ha un'esperienza inferiore rispetto ad altri. Potrebbe essere dunque l'occasione per rivedere finalmente dall'inizio Parisi con Kayode sull'altro lato. E Ranieri che pare il difensore assolutamente più affidabile ha ormai tutto per prendersi il posto da titolare fisso. Tocca a Italiano inventarsi adesso qualcosa di nuovo magari anche a livello di modulo (il 4-3-2-1 potrebbe essere un'idea con Nico e Beltran alle spalle di Belotti). Ci sono cinque giorni per trovare la miglior soluzione anti-Lazio.

Al netto di un mercato di gennaio che poteva e doveva dare di più, in fondo anche l'anno scorso Italiano proprio nella seconda parte dell'annata costruì una Fiorentina migliore passando dal 4-3-3 al 4-2-3-1. E' vero, si va incontro ad una serie di gare molto impegnative, gli ultimi segnali non sono stati per niente buoni e nessuno vuol dimenticare tutte le criticità emerse, ma occorre anche aggrapparsi a qualche ricordo incoraggiante (o almeno è un tentativo). Per non finire in un campionato anonimo e per arrivare agli appuntamenti con le coppe con un po' di entusiasmo.