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tmw / fiorentina / Notizie di FV
NON IL QUANTO MA IL COMETUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
sabato 24 febbraio 2024, 00:00Notizie di FV
di Tommaso Loreto
per Firenzeviola.it

NON IL QUANTO MA IL COME

I più critici non avranno troppo apprezzato la difesa a spada tratta della dirigenza, o più semplicemente l’assenza di riferimenti al perché o al come delle varie, recenti scelte di mercato, mentre i più soddisfatti avranno gradito la conferma che con questa proprietà il rischio di fallimento è pressoché scongiurato, ma la maggior parte di chi ha letto attentamente l’ultimo intervento di Commisso sarà rimasta probabilmente delusa dai pochi riferimenti tecnici alla strada intrapresa dalla Fiorentina.

SPESE, RISULTATI E SOSTITUZIONI
Perchè seppure nessuno possa discutere quanto Commisso abbia investito nel club, dotandolo del centro sportivo più importante d’Europa, e compreso che “spendere per spendere” non significa necessariamente vincere (o non debba per forza obbligare la società a strapagare calciatori come verrebbe da pensare in riferimento alla vicenda Gudmundsson) è più il come che non il quanto si è speso che, da tempo, è finito al centro di molte discussioni e più di una critica. Perchè osservando poi la condizione della rosa a disposizione di Italiano, giunto al terzo anno di gestione, si fatica a individuare quelli che potranno essere i punti di partenza dell’immediato futuro, panchina inclusa, mentre se in ambito di cessioni i risultati sono stati fenomenali lo stesso non si può dire per il rendimento fornito da chi è arrivato a Firenze in sostituzione dei partenti quasi sempre pagati a peso d'oro.



QUALE PROGETTO SPORTIVO?
Senza star a tirar fuori esempi eclatanti, che non mancherebbero a cominciare dall’operazione Kokorin, è così la nebbia che continua a persistere intorno al progetto sportivo che lascia più di un’incertezza, fosse solo perché il concetto di un miglioramento costante anno dopo anno, qualsiasi esso sia dopo l’ottavo scorso della passata stagione, non sembra essere dei più esaltanti e, anzi, sembra più un invito ad accontentarsi che da queste parti, già nel recente passato, è stato vissuto con una certa difficoltà. In tal senso Commisso ha ragione a sottolineare come Atalanta e Bologna abbiano avuto bisogno di tempo per trovare la strada (apparentemente) giusta, ma dimentica che entrambe hanno scelto identica figura per riuscirci attraverso il mercato, sfruttando curriculum, esperienza e referenze di primissimo livello. Ed è poi sotto questo profilo che andrebbero lette le critiche piovute di recente sui vari dirigenti dello staff del presidente viola.

LE DUE FINALI PERSE E LA VOGLIA DI RIVINCITA

Non per partito preso, bensì per risultati sì importanti come le due finali dell'anno scorso, ma anche non così adeguati agli investimenti sostenuti, o almeno non sufficienti, ad oggi, a disegnare con chiarezza quali potranno essere gli scenari futuri del club. Che certamente quest’anno può ancora ambire a prendersi una doppia rivincita sulle delusioni di Roma e Praga dell’anno scorso, ma che potrebbe anche ritrovarsi di fronte strade più in salita di quanto non sia capitato l’anno scorso in Conference o in Coppa Italia. Dove i viola, andrà ricordato, eliminarono oltre il Torino pure due squadre poi retrocesse.